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TUTTO mercato WEBPoteva essere l'uomo della Provvidenza. Ora Jorginho non calcerà un altro rigore
Poteva essere l'uomo della Provvidenza, Jorginho. E poteva esserlo per tre volte di fila: la prima nella finale dell'Europeo, quando davanti a Pickford poteva dare la Coppa agli azzurri. Alla fine ci ha pensato Donnarumma a ipnotizzare Saka, ma non senza il brivido dell'errore dagli undici metri da parte del centrocampista del Chelsea. Una piccola macchia per chi ha vinto la Champions League da protagonista e, almeno fino all'ultimo rigore, sembrava uno dei migliori per la Nazionale italiana. Può capitare, perché non bisogna avere paura di sbagliare i calci di rigore, come diceva De Gregori in una famosa canzone. 
Poi però c'è stato un doppio incontro tutt'altro che simpatico con lo svizzero Yann Sommer. Il portiere lo ha ipnotizzato a Basilea, quando gli azzurri hanno praticamente dominato la scena, senza però riuscire a segnare il gol che avrebbe significato forse non il passaggio del turno, ma un vantaggio in termini assoluti in vista del rush finale della qualificazione. Jorginho a quel punto poteva anche lasciare il testimone a un altro calciatore ma, come spiegato da Mancini, è uno dei tiratori e quindi può decidere anche di calciarlo.
Un avvicinamento veloce a ieri sera, all'ultimo minuto, quando l'arbitro Taylor ha concesso il rigore per un intervento tutt'altro che composto di Garcia su Berardi. Poteva anche sorvolare, ma nel momento della concessione sul pallone è ancora andato Jorginho, con la consapevolezza di chi ne ha già sbagliati due sul groppone. E come recita un adagio, purtroppo, non c'è due senza tre. Conclusione alta, palla fuori, situazione che rischiava di pesare ancora di più, visto quanto ha sbagliato Donnarumma dopo, visto che Zeqiri da pochi passi non ha sfruttato l'opportunità. In ogni caso Jorginho difficilmente continuerà a calciare i rigori, dopo quanto successo ieri.
		
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