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Gennaio, il bivio della stagione: la Salernitana deve scegliere chi vuole essere
Oggi alle 00:00Editoriale
di Lorenzo Portanova
per Tuttosalernitana.com

Gennaio, il bivio della stagione: la Salernitana deve scegliere chi vuole essere

Il mercato di gennaio non è mai una semplice finestra di riparazione e per la Salernitana rischia di diventare il vero spartiacque della stagione. I granata arrivano al giro di boa in piena corsa per il vertice, con un distacco ancora colmabile dalle prime posizioni, ma anche con la consapevolezza che quanto fatto finora potrebbe non bastare per reggere il passo di Benevento e Catania fino alla fine.

Il primo dato da cui partire è la fragilità strutturale della rosa. Gli infortuni hanno accompagnato gran parte del girone d’andata (soprattutto nelle ultime settimane), soprattutto in difesa e in attacco, costringendo Raffaele a continui adattamenti e a spremere alcuni elementi oltre il dovuto. La scelta di virare con maggiore decisione verso un assetto più offensivo, spesso con il 4-2-3-1, ha dato risposte interessanti sul piano del gioco e delle rimonte, ma ha anche evidenziato la necessità di avere alternative adeguate, sia in termini numerici che qualitativi.

Il mercato in uscita sarà il primo passaggio obbligato. Le partenze già preventivate serviranno a liberare slot e risorse, ma soprattutto a snellire un gruppo che, così com’è, non offre tutte le garanzie richieste per una seconda parte di stagione ad alta intensità. In entrata poi bisogna intervenire con decisione, evitando però errori e operazioni di semplice riempimento. In difesa serve almeno un innesto pronto, rapido e affidabile, capace di reggere una linea spesso esposta quando la squadra alza il baricentro. A centrocampo occorre aggiungere qualità e imprevedibilità, un giocatore in grado di dare soluzioni diverse tra costruzione e rifinitura e anche qualche calciatore di contenimento. Davanti, infine, il discorso è ancora più delicato: le condizioni fisiche di Inglese e Ferrari impongono riflessioni profonde e spiegano perché la società stia monitorando profili di spessore, anche se complessi da raggiungere.

Ma il punto centrale è un altro: gennaio non può essere vissuto solo come un mese di correzioni, bensì come una dichiarazione d’intenti. La Salernitana deve decidere cosa vuole essere da grande. Restare agganciata al gruppo di testa è un risultato minimo, non un traguardo. Se l’obiettivo è davvero il primo posto, allora il mercato dovrà fornire a Raffaele strumenti concreti per competere ad armi pari, senza aspettare che siano gli episodi o le emergenze a dettare le scelte. Le prime partite del girone di ritorno diranno molto, ma non tutto. Il vero giudizio arriverà più avanti, quando la pressione aumenterà e la classifica inizierà a pesare. È lì che si capirà se gennaio sarà stato solo un mese di promesse o il momento in cui la Salernitana avrà davvero messo le basi per cambiare passo e puntare dritto alla promozione.