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Allegri tira un sospiro di sollievo: la Juve fatica, ma trova la prima vittoria. 3-2 allo Spezia, sarà svolta?TUTTO mercato WEB
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mercoledì 22 settembre 2021, 20:25Serie A
di Ivan Cardia

Allegri tira un sospiro di sollievo: la Juve fatica, ma trova la prima vittoria. 3-2 allo Spezia, sarà svolta?

Juventus batte Spezia 3-2. Gyasi e Antiste per i liguri; Kean, Chiesa e De Ligt per i bianconeri.

E poi, di problemi, te ne restano mille. La Juventus non è guarita: per una diagnosi accurata serviranno esami più approfonditi, conferme ulteriori. Però Massimiliano Allegri tira un sospiro di sollievo: la Juve vince, e questa in questo campionato è una notizia, perché la quinta partita è quella buona per i bianconeri, che espugnano col risultato di 3-2 il campo dello Spezia. Lo fa a fatica, andando in vantaggio e poi venendo rimontata fino al 2-1 per la squadra di Thiago Motta. Lo fa, soprattutto, col nuovo che non è davvero nuovo ma comunque avanza, nonostante lo stesso Allegri gli abbia rifilato qualche scudisciata, che ai giovani fa sempre bene ma in questi casi è sembrata persino eccessiva. Segna Moise Kean, per primo, anche se la gara non si mette in discesa perché i liguri pareggiano con Emmanuel Gyasi, che esulta alla Cristiano Ronaldo come a mettere sale su una ferita ancora aperta, e poi si permettono il lusso di andare in vantaggio con Janis Antiste, freschissimo francese. Il rischio di blackout è dietro l'angolo, i titoli sono già pronti: Spezia a +5 in classifica sulla Juventus. E invece Madama ha i campioni, soprattutto quel ragazzo col 22 sulla schiena a cui Allegri chiedeva serietà, dopo che in estate ha trascinato l'Italia alla finale di Wembley. Federico Chiesa si prende la Juve sulle spalle, la tira fuori con un gol che è un misto di agonismo (il recupero del pallone sulla fascia) e classe (il tunnel dopo che il tiro di Morata era stato murato): il meglio del suo repertorio, dopo una partita passata per una buona metà a confrontarsi a distanza ravvicinata con Allegri, che l'ha fatto partire a destra e infine messo a sinistra perché lì stavolta ha arato la fascia. Poi, Matthijs De Ligt: tornato titolare anche lui, migliorabile come del resto Bonucci in occasione della bella rete di di Antiste, mette il piedone sugli sviluppi di un corner, gonfia la rete alle spalle di Zoet. Non è una Juve perfetta, ha ancora tanta strada per arrivarci, nel finale Szczesny è costretto agli straordinari per salvare il risultato su Maggiore. Anche perché lo Spezia, onore al merito, di ragioni per essere comunque contento in ottica futura ne ha parecchie. Però almeno ha vinto, la Juve: chissà se sarà il successo della svolta, come un derby di sei anni fa.

LE SCELTE INIZALI: ALLEGRI CAMBIA MEZZA SQUADRA, THIAGO MOTTA CONFERMA - Che il momento sia diverso, lo si capisce dalle formazioni di partenza: nello Spezia, un cambio obbligato (Hristov per Erlic) e uno per scelta con Bourabia in mezzo. L'undici della Juve invece è radicalmente mutato: ben cinque cambi, tre anni in meno di età media rispetto al Milan. Tornano De Ligt e Chiesa, così come McKennie: prima da titolare nell'Allegri-bis per Moise Kean lì davanti.

JUVE AVANTI CON KEAN, MA LO SPEZIA LA RIMONTA SUBITO - I primi affondi sono spezzini, il primo squillo di Kean che dopo 7 minuti manda di poco a lato. La partita è viva, la Juve manovra ma affidandosi soprattutto a Bonucci, mentre Dybala come un diesel impiegherà un po' di tempo a entrare in gara. Sulle inattive la Signora dimostra di poter fare male, al 28' proprio Bonucci premia con un lancio l'inserimento di Rabiot: sponda aerea per Kean, che dribbla e incrocia. Primo gol dal suo ritorno a Torino, ma il vantaggio dura appena cinque minuti: Verde impegna Szczesny, poi sugli sviluppi di un corner Gyasi tira fuori dal cilindro un gran destro a giro. La deviazione di Bentancur fa il resto, il polacco non può molto. 1-1, reggerà fino all'intervallo nonostante il risveglio di Dybala, che su punizione o da fuori impegna (non troppo) Zoet. Pareggio giusto al 45', per la Juventus è la quarta rimonta subita in questo avvio di campionato.

ALLEGRI CAMBIA, MA LO SPEZIA PASSA ANCORA: CHE GOL DI ANTISTE - Insoddisfatto dal risultato e dalla prestazione, il tecnico livornese opera due sostituzioni alla ripresa: fuori Bentancur e De Sciglio, dentro Locatelli e Alex Sandro. A passare, però, è ancora lo Spezia: al 49' Maggiore lancia lungo e Bonucci buca completamente la marcatura su Antiste, che scappa in area, mette a sedere il difensore centrale e poi, complice la deviazione dello stesso azzurro e la mancata chiusura di De Ligt, batte Szczesny. Davvero bella l'azione del francese, davvero in difficoltà la Juventus.

DENTRO MORATA, LA JUVE CI PROVA MA NON CI RIESCE - Allegri corre ai ripari, senza esagerare con gli attaccanti: entra Morata, che prende il posto di Kean. I bianconeri danno, per sé stessi e i propri tifosi, una sensazione non proprio piacevole: quella della squadra che ci prova ma proprio non ci riesce. Prima di uscire lo stesso Kean spaventa Zoet di testa, poi McKennie spara alto da fuori e il portiere dei liguri si supera su un bel sinistro a giro da lontano di Dybala. Bonucci su corner manda di poco alto.


LA MIGLIOR RISPOSTA AD ALLEGRI: CHIESA E DE LIGT FIRMANO LA RIMONTA - Raggiunti, chi più chi meno, dalle scudisciate mediatiche del tecnico, sono Federico Chiesa e Matthijs De Ligt il nuovo che avanza della Juventus. L'ex Fiorentina firma il pareggio strappando la palla a Verde e poi raccogliendo il tiro ribattuto da Morata. Il difensore olandese centra il 3-2 con una gran botta di controbalzo da dentro l'area di rigore spezzina, sugli sviluppi di un corner battuto da Dybala.

Il tabellino

SPEZIA-JUVENTUS 2-3
(33' Gyasi, 49' Antiste; 28' Kean, 67' Chiesa, 73' De Ligt)

Ammoniti: 85' Nikolaou, 90'+4 Nzola nello Spezia. 90'+2 Morata nella Juventus.

SPEZIA (4-2-3-1): Zoet; Amian, Hristov, Nikolaou, Bastoni; Ferrer, Bourabia (77' Sala); Verde (77' Manaj), Maggiore (85' Salcedo), Gyasi; Antiste (77' Nzola). Allenatore: Thiago Motta.
JUVENTUS (4-4-2): Szczesny; Danilo, De Ligt, Bonucci, De Sciglio (46' Alex Sandro); Chiesa (84' Kulusevski), McKennie, Bentancur (46' Locatelli), Rabiot (68' Bernardeschi); Dybala, Kean (60' Morata). Allenatore: Massimiliano Allegri.