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Carnevali: "Taglio stipendi e nuovo calciomercato: vi dico la mia"TUTTO mercato WEB
© foto di Daniele Buffa/Image Sport
mercoledì 8 aprile 2020, 12:51News
di Redazione SN
per Sassuolonews.net

Carnevali: "Taglio stipendi e nuovo calciomercato: vi dico la mia"

Nuove dichiarazioni da parte di Giovanni Carnevali. L'a.d. del Sassuolo ha parlato alla Gazzetta dello Sport: le sue dichiarazioni

Il Sassuolo è pronto a salire sul podio dei club che per primi hanno trovato un accordo per intervenire sugli stipendi dei giocatori: Juventus e Monza hanno già giocato d’anticipo. Giovanni Carnevali, a.d. e direttore generale, è il riferimento su ogni fronte: oltre la questione ingaggi, ha un’idea sul futuro del campionato e del calciomercato. Ecco le sue parole alla Gazzetta dello Sport.

Lega e Aic non hanno un’intesa sugli stipendi. Lei e la sua squadra come ci siete riusciti?
"Dobbiamo essere mossi dal buonsenso in una situazione di emergenza globale. Chi ha la possibilità deve andare incontro ai problemi della propria azienda. Io sarà il primo a farlo. Lo stesso De Zerbi, il nostro allenatore, si è immediatamente detto disponibile".

Con i giocatori è stato più complicato?
"Serve uno schema costruito sulle esigenze di ognuno. C’è chi ha contratti più o meno ricchi, abbiamo molti giocatori giovani. Va analizzata la situazione per ciascuno di loro, capire le loro idee. E loro so che capiranno la nostra: siamo disponibili a confrontarci sui conti della società, li mostreremo per far capire le possibili perdite. Ho già iniziato le singole contrattazioni: sarà un lavoro lungo, ma vogliamo essere corretti fino in fondo".

Cosa proporrà?
"Analizzeremo il valore dello stipendio e la durata del contratto. Potranno esserci interventi proporzionali alla portata dell’ingaggio, oppure per chi ha contratti lunghi pensare di spalmare una parte dei pagamenti in più stagioni. Ai più esperti abbiamo spiegato la nostra linea, che verrà poi estesa a tutti gli altri".

Qualcuno si è presentato spontaneamente?
"Sì, i giocatori più rappresentativi. Abbiamo parlato in serenità e collaborazione, non vogliamo essere rigidi. I giocatori sono il nostro patrimonio e li viviamo quotidianamente, siamo sulla stessa barca. Noi non vogliamo essere drastici, loro devono mettersi una mano sul cuore: l’approccio deve essere questo, e finora abbiamo trovato solo disponibilità".

Nelle linee guida della Lega è chiesto il taglio di 2 o 4 mensilità. L’Aic ha risposto in toni severi. Ci sarà modo di mettere tutti d’accordo?
"La Lega si è ispirata al principio per cui se non produci prestazioni sportive, non ti pago. L’Assocalciatori ha usato toni spiacevoli. Non si può litigare ora. La crisi riguarda tutti, dobbiamo adoperarci per mantenere in essere tutto quello che abbiamo, penso anche a giovani, donne, categorie minori". 

Se non ci fossero le condizioni per la ripresa, cosa proporrebbe?
"La cosa migliore sarebbe riuscire a finire la stagione anche giocando a luglio. Ma non oltre: dobbiamo salvaguardare il prossimo campionato. Ma la vedo complicata: la situazione sanitaria migliora lentamente, noi dobbiamo ancora ricevere un protocollo dalla commissione scientifica prima di riprendere gli allenamenti. Ma siamo ancora senza mascherine, quanto ci vorrà per il resto? Come chiudere sarà eventualmente la parte più difficile, ogni decisione scontenterà qualcuno pronto a far causa. E già vedo il rischio di ritardare l’inizio del prossimo campionato: per questo una A a 22 squadre, nell’anno dell’Europeo, la vedo difficile. Dovremo agire di sistema, non per interesse personali. Magari sarà l’occasione per rivedere tutto: serve un ridimensionamento collettivo, dobbiamo metterci nelle condizioni di poter resistere a tutto". 

D’accordo nell’allungare i tempi di calciomercato?
"In realtà non credo che un mercato lungo agevoli i club, le trattative dovrebbero finire nel momento in cui inizia il campionato. Ma dopo questa esperienza anche il mercato cambierà, prevedo un ridimensionamento anche in questa direzione. Come in tutto il resto del sistema e del paese".