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Aiello: "Sogno di crescere e arrivare in A con l'Avellino. Fontanarosa e Palumbo restano"TUTTO mercato WEB
© foto di Federico Serra
Oggi alle 11:49Serie B
di Tommaso Maschio

Aiello: "Sogno di crescere e arrivare in A con l'Avellino. Fontanarosa e Palumbo restano"

Sogno di crescere e di conquistare la Serie A con l’Avellino, Biancolino e i nostri giovani con i quali vorrei aprire un ciclo”. È questo il desiderio nel cassetto del direttore sportivo irpino Mario Aiello che ha rilasciato una lunga intervista a Il Mattino parlando fra presente e futuro sempre con quell’equilibrio che lo contraddistingue da quando ha assunto il ruolo conquistando anche la tanto agognata promozione in Serie B al termine della passata stagione. Un equilibrio che chiede anche ai tifosi sottolineando sia che la classifica è in linea con l’obiettivo di consolidarsi in cadetteria sia che le cose sono cambiate rispetto allo scorso anno quando avevano abituato la piazza a vincere sempre. Un’avventura affascinante quella in Serie B a cui ha approcciato con l’idea di non stravolgere il gruppo della promozione affiancandogli giocatori validi per il campionato da affrontare, possibilmente Under “perché per me non esistono calciatori troppo giovani per giocare ad Avellino. Cambiare questa filosofia, consolidata, lo considero un primo successo”. Alcuni di questi, come Fontanarosa e Palumbo, sono già nel mirino di club di Serie A come conferma lo stesso Aiello: “Sì, ne sono orgoglioso per il discorso che facevo prima. Si sono messi in evidenza aiutandoci a conquistare i risultati di cui abbiamo bisogno nell’immediato, nel lungo termine possono contribuire a rendere il nostro progetto produttivo e sostenibile. Sottolineo nel lungo termine perché tra una manifestazione di interesse e una cessione ce ne passa. Hanno ancora tanto da dimostrare, da migliorare. E ce li teniamo stretti”. I due sopraccitati, ma non solo, perché il club sta pensando di prolungare anche i prestiti di due giocatori arrivati dal Sassuolo come Missori e Kumi, magari inserendo un diritto di riscatto – come nel caso di Daffara, Milani e D’Andrea – per gettare le basi per il futuro e farli diventare a tutti gli effetti calciatori irpini come già Crespi e Besaggio. A gennaio non partirà nemmeno Rigioneper il quale erano emerse voci di un possibile addio all’Avellino. E poi un pensiero nei confronti del tecnico Raffaele Biancolino: “Rapporto turbolento? Ci rido su, sono chiacchiere da bar. Tra noi c’è un rapporto schietto, leale e di stima reciproca. Ci fidiamo l’uno dell’altro”.