Sassuolo, Idzes: "Scelto il club per la sua importanza e la sua storia. Stiamo facendo bene"
Ai canali ufficiali del Sassuolo, lunga intervista al difensore indonesiano Jay Idzes, arrivato in estate a titolo definitivo dal Venezia. Queste le sue parole, raccolte da SassuoloNews.net: "Ho scelto il Sassuolo prima di tutto perché erano molto interessati a me. E ovviamente il Sassuolo è un ottimo club con molta storia. Ha giocato molto tempo in Serie A e per me era una buona sfida dopo essere stato al Venezia l'anno scorso, così posso ancora migliorare e spero di avere molti bei ricordi con questo club".
Su Grosso.
"Mister Grosso mi ha detto che il Sassuolo è un club molto grande con tanta storia alle spalle e che nella stagione scorsa avevano un'ottima squadra e hanno vinto il campionato. Ma ovviamente quest'anno in Serie A sarà diverso. È un obiettivo diverso. Non puntiamo a vincere il Campionato ma prima di tutto puntiamo a rimanere in Serie A e a raggiungere una posizione più alta possibile. Questo è il piano ed è quello che stiamo cercando di fare".
Sul cammino del club fin qui.
"Penso che abbiamo fatto delle buone partite, come quella con l'Udinese, quella contro la Lazio, ovviamente. Abbiamo fatto vedere delle buone cose anche con l'Inter, anche se ci sono ancora alcune cose da migliorare. È normale, è calcio e siamo ancora all'inizio della stagione con un sacco di nuovi giocatori. Quindi penso che abbiamo solo bisogno di un po' di tempo e stiamo pian pian arrivando al punto in cui tutti sanno come giocano i compagni e come possiamo giocare insieme nel modo migliore. Penso che ci stiamo arrivando e abbiamo una squadra davvero buona e con molta qualità".
Sulla leadership che porta nel club.
"Cerco di essere un leader sia fuori che dentro il campo e nella prima parte della mia carriera quando ero molto giovane dovevo capire cosa significasse come devo comportarmi dentro e fuori dal campo, che tipo di leader volevo essere. All'inizio della mia carriera non sapevo come gestire la situazione, poi col tempo, con l'esperienza, impari e vedi altri capitani davanti a te o altri leader della squadra con cui ho giocato e questo mi ha aiutato a migliorare le mie capacità di leader. Ho 25 anni. Non faccio il capitano da tutta la vita. Sto ancora imparando, ci sto prendendo la mano grazie agli altri giocatori a cui mi ispiro vedo come fanno il capitano e cosa posso imparare da loro. A poco a poco ci sto arrivando, ovviamente ho anche una certa responsabilità ma non ho paura di questo e mi piace anche, ad essere onesti".
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