Albertini e la maledizione della Coppa Italia: "Mai snobbata. Ma non è di casa al Milan"

"Credo che vedremo una bella finale, nel senso che il Milan nell'ultimo turno ha dimostrato di avere delle qualità. Ciò che è mancata in questa stagione è la continuità, ma nelle partite secche la squadra ha giocato molto bene, Il Bologna ha fatto cose straordinarie superando la stagione dell'anno scorso, con un discorso a livello sportivo". Così Demetrio Albertini, ex centrocampista rossonero, parla così ai microfoni di MilanNews della gara di domani sera.
Può bastare la Coppa Italia a salvare la stagione?
"Per me no. Spero che il Milan possa alzare la coppa e festeggiare, perché vincere è sempre difficile però credo che il Milan nella sua storia non possa essere così lontano dagli obiettivi e non pensare al tifoso allo stadio che va per un obiettivo quotidianamente. Non è accettabile".
Il Milan non vince la Coppa Italia dal 2003 e prima ancora dal 1977. Competizione snobbata?
"Snobbata no, quello mai. Certamente in Coppa Italia han giocato tante volte quelli che giocavano meno per dare ritmo partita. Ma anche nel mio Milan le cosiddette riserve non erano riserve. È vero che nella mia carriera al Milan mi manca solo la Coppa Italia. Sono riuscita a vincerla poi con la Lazio. Diciamo così: come si è sempre detto che la casa del Milan è la Champions possiamo dire che la Coppa Italia è stata un fuori casa".
L'impressione è che negli ultimi anni il torneo abbia acquisito maggiore fascino
"Lo devo dire, da dirigente: la Lega ha costruito un evento importantissimo a Roma con la finale di Coppa Italia. Questo anni fa non c'era e devo dire che a questo evento, da calciatore, vorrei parteciparvi. È un errore snobbarla e sì, è una competizione a cui è stato dato lustro. Se dovessi aggiungere una cosa mi piacerebbe un inizio torneo allargato ad altre squadre, non solo di Serie A. Come del resto fanno in altri paesi".
