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Albertini: "Neanche la Coppa Italia salverebbe la stagione del Milan. Inaccettabile"

Albertini: "Neanche la Coppa Italia salverebbe la stagione del Milan. Inaccettabile"TUTTO mercato WEB
© foto di www.imagephotoagency.it
Oggi alle 15:15Serie A
di Simone Lorini

"Credo che vedremo una bella finale, nel senso che il Milan nell'ultimo turno ha dimostrato di avere delle qualità. Ciò che è mancata in questa stagione è la continuità, ma nelle partite secche la squadra ha giocato molto bene, Il Bologna ha fatto cose straordinarie superando la stagione dell'anno scorso, con un discorso a livello sportivo". Così Demetrio Albertini, ex centrocampista rossonero, parla così ai microfoni di MilanNews della gara di domani sera.

Dove vede pendere l'ago della bilancia?
"In una finale contano poco i favori del pronostico. Ho vinto delle Champions da sfavorito e perso da favorito. Pertanto non conta chi è favorito, ma che Milan vedremo in campo. E quest'anno abbiamo visto molti Milan mentre il Bologna ha avuto bene o male un rendimento regolare".

Il Milan sembra aver trovato una quadra nel 3-4-3.
"Non la metterei tanto sul discorso del nuovo modulo ma sul fatto che Conceiçao ha avuto tempo per conoscere i giocatori e ha fatto delle scelte. All'inizio cambiava sempre dei giocatori nella formazione iniziale, ora c'è un gruppo che gioca più o meno sempre con continuità. Sono state fatte delle scelte sofferte e questo ha dato un'impronta diversa. Direi che conta più l'interpretazione del modulo, conta il contesto e quello che costruisci nel gruppo. E non dimentichiamoci che cambiare a gennaio non è così semplice, inserire dei giocatori a un gruppo che lavora dall'estate non è semplice".

Il Milan non vince la Coppa Italia dal 2003 e prima ancora dal 1977. Competizione snobbata?
"Snobbata no, quello mai. Certamente in Coppa Italia han giocato tante volte quelli che giocavano meno per dare ritmo partita. Ma anche nel mio Milan le cosiddette riserve non erano riserve. È vero che nella mia carriera al Milan mi manca solo la Coppa Italia. Sono riuscita a vincerla poi con la Lazio. Diciamo così: come si è sempre detto che la casa del Milan è la Champions possiamo dire che la Coppa Italia è stata un fuori casa".

L'impressione è che negli ultimi anni il torneo abbia acquisito maggiore fascino.
"Lo devo dire, da dirigente: la Lega ha costruito un evento importantissimo a Roma con la finale di Coppa Italia. Questo anni fa non c'era e devo dire che a questo evento, da calciatore, vorrei parteciparvi. È un errore snobbarla e sì, è una competizione a cui è stato dato lustro. Se dovessi aggiungere una cosa mi piacerebbe un inizio torneo allargato ad altre squadre, non solo di Serie A. Come del resto fanno in altri paesi".

Le televisioni non sarebbero d'accordo, guardando lo share di Empoli-Bologna e di Milan-Inter.
"Non è solo lo share, ma oggettivamente ci sono tante, troppe partite. Il calendario è intasato. Per questo non credo sia possibile".

Può bastare la Coppa Italia a salvare la stagione?
"Per me no. Spero che il Milan possa alzare la coppa e festeggiare, perché vincere è sempre difficile però credo che il Milan nella sua storia non possa essere così lontano dagli obiettivi e non pensare al tifoso allo stadio che va per un obiettivo quotidianamente. Non è accettabile".

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