30 giugno 1996, la doppietta di Bierhoff incorona la Germania sul tetto d'Europa

Il 30 giugno del 1996, a Wembley, nella cattedrale del calcio inglese, la Germania affronta la Repubblica Ceca nell'ultimo atto dell'Europeo 96. Una sfida già vista alla prima del girone dell'Italia, quando i tedeschi avevano avuto la meglio con Ziege - che poi andrà al Milan, meteora - e Andy Muller, tornato in patria dopo due anni alla Juventus senza incantare.

È però è un Europeo bruttino, impreziosito dallo splendido gol di Gascoigne alla Scozia. Poco altro. La Germania è decimata da infortuni e squalifiche, la Repubblica Ceca ha giocato tutto il torneo con attese, coperture e ripartenza. E qualche giocatore di classe pure che poi finirà nelle grandi d'Europa, da Nedved a Poborsky, oppure Berger al Liverpool e Bejbl all'Atletico Madrid. Il catenaccio e contropiede della squadra di Uhrin funziona benissimo fino all'ora di gioco, proprio quando Berger insacca il tiro dal dischetto.

Vogts a quel punto fa la scelta perfetta: fa scaldare e inserisce Bierhoff, minuto 69. Passano 4 minuti e incorna di testa, la specialità della casa, mandando la partita ai supplementari. C'è il Golden Gol, un'invenzione nuova nuova che permette di terminare i supplementari in caso di rete di una delle due squadre. Bierhoff si gira e calcia verso la porta, Kouba - fin lì infallibile - compie una papera e regala l'Europeo alla Germania.

Germania-Repubblica Ceca 2-1 al golden goal (1-1)
Marcatori: 59' Berger, 73 Bierhoff, 95 Bierhoff

Germania
Köpke, Strunz, Ziege, Eilts (Bode 46), Helmer, Babbel, Sammer, Hässler, Kuntz, Klinsmann (c), Scholl (Bierhoff 69).
Allenatore: Vogts.

Repubblica Ceca
Kouba, Hornak, Nemec, Bejbl, Suchoparek, Kadlec (c), Rada, Poborsky (Smicer 88), Kuka, Berger, Nedved.
Allenatore: Uhrin.