Bove proseguirà all'estero la sua carriera? Di Bartolomeo: "Servirebbe uniformità..."

Il professor Roberto Di Bartolomeo, tra i più apprezzati specialisti italiani in chirurgia cardiaca, ha rilasciato una intervista al 'Corriere dello Sport' per parlare del caso Bove. Il centrocampista impianterà un defibrillatore sottocutaneo nelle prossime ore, al massimo nella giornata di lunedì, e questo non gli permetterà di tornare in campo in Italia. Ma all'estero sì: "Noi italiani siamo i più rigidi in assoluto. Con la salute non scherziamo. Mettersi d’accordo a livello internazionale, e nei casi meno gravi far decidere ai pazienti, non sarebbe sbagliato. Diciamo anche che per il medico scaricare tutto sui pazienti non è il massimo... noi vogliamo curare le persone e fare in modo che vivano, però fa storcere un po’ il naso il fatto che in un posto si possa giocare e in un altro no".

E ancora in un altro passaggio: "Gli atleti con defibrillatore non sono idonei all’attività sportivo-agonistica? In Italia non lo sono. Ricordate Kanu? Aveva un aneurisma dell’aorta ascendente e fu operato, gli fu salvata la valvola aortica. La parte dilatata è stata sostituita e non aveva una protesi meccanica, eppure dovette comunque andare in Inghilterra".

Bove dovrebbe esser dimesso dall'ospedale Careggi di Firenze a metà della prossima settimana. Successivamente, dovrà osservare qualche settimana di riposo e un successivo periodo di riatletizzazione. Nel frattempo, a questo punto, dovrà anche discutere della risoluzione del contratto con la Roma per poi valutare opportunità provenienti dall'estero.