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Adrian Gul'a, il tecnico che ha lanciato Skriniar: "Inter, penso che alla fine andrà via"

ESCLUSIVA TMW - Adrian Gul'a, il tecnico che ha lanciato Skriniar: "Inter, penso che alla fine andrà via"TUTTO mercato WEB
© foto di www.imagephotoagency.it
martedì 13 settembre 2022, 09:45Serie A
di Ivan Cardia

Il rinnovo più lontano rispetto a giugno, l'avversario ceco che stimola la rivalità locale. Milan Skriniar è uno dei temi principali di Viktoria Plzen-Inter. Una partita che incrocia la carriera del difensore con quella di Adrián Guľa, tecnico classe '75 oggi alla guida del DAC 1904 Dunajská Streda in Slovacchia, ma che dal 2019 al 2021 ha allenato il Plzen. E, prima ancora, è stato il mister che di fatto ha lanciato Skriniar tra i professionisti: anche a distanza di anni, a oggi soltanto Conte e Spalletti (86 e 81 volte) hanno schierato l'ex Samp in più occasioni rispetto alle 75 di Guľa. Su TMW lo abbiamo raggiunto per farci raccontare la gara. E parlare di uno dei suoi pupilli calcistici.

Che squadra è il Plzen?
"È una squadra molto forte, ha tanta velocità, sa lavorare tanto a livello di gruppo, con uno stile di gioco difensivo molto preciso. Il contropiede è l'arma principale e sanno gestirla benissimo".

Ha un bel ricordo dei suoi anni qui?

"Sicuramente, è un grande club e ho ottimi ricordi. I primi sei mesi nello specifico sono stati fantastici, in Europa stavano andando bene e poi le cose si sono complicate quando è arrivato il Coronavirus. Amo questo club e il suo ambiente, ho un ottimo rapporto con i giocatori e anche con la proprietà".

Quali sono i giocatori più pericolosi del Plzen?
"Chory, senza dubbio. È in ottima forma, poi a centrocampo Kalvach e Bucha sono avversari tosti, così come Sykora e Mosquera in trequarti. Devo citare Stanek: non è pericoloso, ovviamente, essendo il portiere, ma è un giocatore di qualità differente rispetto agli altri".

A Barcellona è arrivata una sconfitta molto pesante. Il fattore casa sarà davvero un fattore?
"In casa è una squadra molto forte, senza andare sulle statistiche i tifosi fanno la differenza e questo è vero. Ma io parlerei in generale di ambiente, è un club di famiglia con una situazione ambientale ideale".

È stato il primo vero allenatore di Milan Skriniar, siete sempre in contatto?
"Sicuramente: l'ho seguito per tutta la sua carriera, siamo sempre in contatto con lui e anche con la sua famiglia. È un grande ragazzo".

È stata un'estate particolare, si aspettava che rimanesse all'Inter o che partisse?
"La mia opinione è che lui prima o poi andrà via. Sirene come quelle del Paris o del Manchester City non si possono rifiutare a lungo. Ha grande passione per l'Inter, è un grandissimo club con tanta storia, ma andare in una big di quel tipo sarebbe uno stimolo che mi auguro per lui. Ne abbiamo parlato tante volte quando era giovane, abbiamo parlato dei suoi sogni: sono sogni che si possono realizzare in squadre come quelle".

Quando lo allenava, immaginava che potesse diventare uno dei migliori difensori d'Europa?
"Intanto le do la mia opinione su questo: sì, per me è tra i migliori difensori d'Europa. Ma le dico anche che era impossibile immaginare che arrivasse a questo livello: chiaro, sapevamo quali fossero le sue qualità e il suo carattere, soprattutto quest'ultimo è il suo più grande pregio. Il suo talento era evidente, ma prevedere una carriera così non era facile".

È tornato ad allenare in Slovacchia dopo qualche anno di distanza, quanto è cresciuto il calcio dalle sue parti?
"Tanto, è un campionato speciale per i giovani, ci sono tante opportunità per i giovanissimi. Io penso a quelli che ho allenato io: oltre a Skriniar, Stanislav Lobotka che ora è al Napoli e sta facendo grandi cose. Ma voi avete visto anche Vavro alla Lazio, per esempio. In Slovacchia ci sono grandissime occasioni per i giovani e chi ha talento riesce ad aprirsi le porte dell'Europa".

Adesso qual è il suo obiettivo in campionato? Punta a vincere?
"Ho grandi ambizioni, vincere il campionato sarebbe bello. Ma sono arrivato qui tre mesi fa e c'è un progetto da seguire. Abbiamo una fantastica accademia: il primo obiettivo è la stabilità, costruire una grande squadra per la prossima stagione. Il primo step è quello, poi vedremo se arriveranno dei trofei. È importante la stabilità, di squadra e di società, vogliamo costruire una nuova filosofia per questo club".

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