Giana Erminio, Mangiapoco: "Testa già al Monopoli. Speriamo nel sold out allo stadio"

Il portiere della Giana Erminio Stefano Mangiapoco ha parlato questo pomeriggio ai microfoni di TMW Radio nel corso della trasmissione A Tutta C tornando con la mente alla vittoria nei play off contro il Renate: “Siamo già con la testa alla partita di domenica e di mercoledì. Le emozioni dopo la partita sono state bellissime, non sono cose che capitano tutti i giorni. Ma se ci credi, queste cose succedono davvero. Il merito però è di tutta la squadra: senza il gol di Tirelli al 96' non saremmo qui a parlare di questa impresa. - spiega il giovane portiere - Siamo andati in vantaggio al 25' con Nicchetti, poi all'89' ho parato il rigore e al 96' Tirelli ha siglato il 2-1. Un'impresa meritata per quello che abbiamo mostrato in tutta la stagione. Le immagini delle nostre esultanze dimostrano l'unità che si è creata nel gruppo, anche grazie al mister Chiappella”.

La squadra quest’anno è cambiata molto
“Esatto. A inizio stagione eravamo un gruppo completamente nuovo, tanti giocatori erano stati venduti dopo l'ottima annata passata. All'inizio è stato difficile amalgamarci, ma con i nuovi acquisti di gennaio e il lavoro dello staff - in particolare del mister - siamo riusciti a fare la differenza”.

Hai solo 21 anni. Qual è il tuo punto di forza come giovane portiere?
“Essere giovane significa poter ancora imparare tanto. Studio i portieri più esperti, non solo in Serie A ma anche in B e C. Per esempio, osservo gesti tecnici come la parata di Sommer su Giménez o Donnarumma. Anche gli errori degli altri sono utili: ne parliamo col preparatore per migliorare”.

La finale di Coppa Italia è stata comunque un traguardo storico per la società. Quanto conta essere arrivati alla fase nazionale dei play-off?
"Arrivare qui è già una vittoria. Non eravamo teste di serie, ma ora siamo nella fase nazionale dei play-off, e questo è storia per la Giana. Come dicevo prima, il merito è del gruppo: il mister ci ha insegnato a restare uniti nonostante i cambi, e questo ci ha aiutato a competere ad alti livelli”.

Quanto ha inciso l’allenatore in questa stagione?
"Ha fatto un lavoro enorme. Senza tirar fuori numeri, la sua influenza è stata decisiva, sia in allenamento che in partita. Insieme ai giocatori più esperti, ha creato un ambiente dove noi giovani possiamo crescere e dare il massimo”.

Come vi ha sostenuto la città, e cosa vi aspettate contro il Monopoli?
"Durante l’anno, abbiamo visto sempre più tifosi venire allo stadio. Speriamo di avere il sold out come in finale di Coppa Italia, perché giocare con un pubblico così è un’emozione unica. La città sta credendo in noi, e questo ci carica ancora di più”.

Siete una squadra giovane, con molti classe 2004 in rosa. Quanto aiuta questo legame tra coetanei?
“Sì, siamo in tanti giovani come Previtali, Stugler, Colombara, Moro, Redda… Ma il merito va anche agli esperti e allo staff, che ci guidano dopo ogni errore e ci insegnano come reagire. La Giana è il posto perfetto per un giovane che vuole emergere nel professionismo: qui si lavora seriamente, ma con la giusta mentalità”.

Come vi preparate per il Monopoli? Studiate l’avversario o puntate sul vostro gioco?
"Oggi abbiamo già iniziato a analizzarli. Il nostro girone è stato durissimo, ma in Coppa abbiamo affrontato squadre come Juve Next Gen, Virtus Entella, Avellino e Rimini, quindi sappiamo che ogni avversario ha qualità. Noi, però, restiamo fedeli al nostro modo di giocare: senza snaturarci, ma con la grinta che ci ha portati fin qui”.