Il primo allenatore di Udogie: "A sei anni e mezzo era già perfetto tatticamente"

"Sono molto felice per lui, ma c'è una piccola soddisfazione personale, è la prima volta che un nostro ragazzo della scuola calcio debutta in Nazionale". Così a Palla al Centro su Rai Radio 1 Sport Stefano Grespan, primissimo allenatore ai tempi della Scuola calcio del Circolo Noi di Nogara (Verona) di Destiny Udogie, attuale giocatore del Tottenham, convocato per la prima volta dalla Nazionale maggiore italiana.

"Con me ha proprio iniziato a giocare a calcio, aveva 6 anni. Per i primi due-tre mesi, a dir la verità, non si intravedeva in lui una passione così grande per il calcio. Lui ha un carattere un po' introverso, non parla mai, parla pochissimo con i propri compagni ed è ancora così. Dopo quattro-cinque mesi c'è stato un cambiamento, abbiamo fatto le prime amichevoli, l'ho schierato in mezzo al campo e, a sei anni e mezzo, era già tatticamente perfetto nelle due fasi. Chiamai il papà e gli dissi che il ragazzo si sarebbe pagato gli studi con il calcio. La sua crescita è stata aiutata dai suoi genitori, che si sono integrati benissimo. Una famiglia modello, molto umile, mi vengono a trovare spesso".
"Due- tre settimana fa il papà è venuto al campo d'allenamento e mi ha detto che Igné (soprannome di Udogie, ndr) aveva messo da parte per lui un biglietto per una partita del Tottenham. Non sono potuto andare, ma prima o poi accetterò volentieri l'invito, non ho mai visto una partita di Premier dal vivo".

Qual è il ruolo di Udogie? "Quando uno è bravo, può giocare in tanti ruoli. Con Juric ha giocato braccetto di sinistro in una difesa a tre, ma secondo il suo ruolo è quello di esterno sinistro in un centrocampo a 4, in un 3-4-3 o un 3-4-2-1. Il Verona lo ha ceduto perché in quel ruolo aveva Lazovic e ne ha approfittato l'Udinese".

Futuro di Udogie? "Sono convinto che resterà in Premier per altri 7-8 anni. Udogie è un classe 2002 e ha un margine di crescita ancora del 15-20%".

Esordio in Nazionale maggiore: "Quando ha debuttato in Serie A, Destiny mi hanno regalato la sua maglia. Sono convinto che, dopo il debutto in Nazionale, avrà un altro pensiero per me".