Inter-Bologna 1-2, le pagelle: Lautaro stecca, ma che bel giocatore Zirkzee!

INTER-BOLOGNA 1-2
(92' Carlos Augusto; 112' Beukema, 115' Ndoye)
Le pagelle dell'Inter - A cura di Ivan Cardia
Audero 5 - Macchia con un'uscita incerta e in ritardo una serata tutto sommato tranquilla. Portiere di coppa, la sua stagione sostanzialmente finisce qui.
Bisseck 6,5 - Altra bella conferma, soprattutto a livello di personalità. Esce per il giallo, ma è spesso in anticipo sul diretto avversario e si fa anche apprezzare in proiezione offensiva. (Dal 91' Pavard 6 - Minuti ).
Acerbi 5 - Fino al 115' è il solito muro su cui sbatte la difesa rossoblù. Poi Zirkzee - giocatore delizioso - gli ordina caffè e cappuccino. Era già successo in campionato.
Bastoni 6,5 - Saelemaekers non crea particolari grattacapi, anzi: è l'ex Milan a dover contenere il braccetto mancino. Poche sbavature e qualche scorribanda: il solito. (Dal 74' Dimarco 6,5 - È il migliore dei subentrati di Inzaghi: manuale di come si batte un corner).
Darmian 5,5 - A corrente alternata, senza mai prendere il dominio sulla fascia di competenza. Male anche lui sull'azione del gol partita.
Frattesi 5 - Il gol gli resta in canna per un miracolo di Ravaglia, ma pasticcia un'altra occasione e resta qualche dubbio sull'uscita in occasione dell'angolo del pari bolognese. E restano i soliti dubbi sul palleggio rispetto a Barella.
Asllani 5,5 - Una serata non negativa, specie nelle letture senza palla, ma che ha il retrogusto dell'occasione sprecata. Sfiora i cialanogluiani cento tocchi, ma troppo spesso cerca il ricamo anziché la semplicità. E non premia. (Dall'83' Sensi 5 - Passeggia anziché chiudere su Ndoye: non il miglior modo di rilanciarsi).
Klaassen 6 - Forse è l'unico che ha ancora più bisogno di mettersi in mostra rispetto ad Arnautovic. L'inizio è promettente: impegna Ravaglia, delizia col tacco. Si spegne col passare dei minuti: meglio di quanto si potesse immaginare visto il minutaggio risicato. (Dal 74' Barella 5 - Entra male, forse il peggiore dei subentrati).
Carlos Augusto 7 - 92 minuti di applausi, come quelli che segna il tabellone luminoso di San Siro al suo gol. Un solo appunto: non poteva farlo prima? È tra i migliori sia da esterno che da braccetto mancino, senza grosse colpe sul 2-1 di Ndoye dove esce a coprire il vuoto.
Arnautovic 4 - Ritrova il suo passato, in una serata da dentro o fuori anche per lui, ma fa cilecca. Si divora un gol per tempo: i movimenti più che discreti non possono certo bastare. (Dal 74' Thuram 5,5 - Sgasa e sceglie il tacco: a conti fatti, non incide).
Lautaro 5 - S'asside in cattedra e dispensa lezioni di calcio in un primo tempo sontuoso a livello individuale. Nel secondo tempo fa rimpiangere la freddezza dal dischetto di Calhanoglu: ciabatta il settimo rigore sbagliato su venti tirati in carriera con i club. (Dal 98' Mkhitaryan 5,5 - Da punta, troppo poco).
Simone Inzaghi 5 - Turnover, ma fino a un certo punto: schiera più titolari di Motta ed è sintomatico. Segue la stessa linea anche sui cambi, a Lautaro toccano in dote oltre cento minuti: non proprio una botta di salute in ottica campionato. Alla fine, la beffa dell'eliminazione: ha investito troppo in questa serata, e proprio Lautaro è una preoccupazione.
Le pagelle del Bologna - A cura di Marco Pieracci
Ravaglia 7,5 - La seconda di fila da titolare sa tanto di investitura. Disinnesca Klaassen, riflesso superbo su Frattesi. Non pago, ipnotizza Lautaro dal dischetto. Dice di no anche a Dimarco, arrendendosi solo a Carlos Augusto. Qualcuno gli scriva la pagina su Wikipedia.
Corazza 6 - Passo svelto, ma è in difficoltà nel mismatch fisico con Carlos Augusto e sui movimenti interni di Bastoni. Deve una pizza a Ravaglia per il rigore causato ingenuamente. Dal 77' De Silvestri 6 - Sul luogo del delitto nell'episodio determinante.
Lucumì 6 - Scivolato nelle gerarchie dopo l'esplosione da centrale di Calafiori, gioca a piede invertito mettendosi sulle tracce di Lautaro. Buona prestazione, ma è in modalità bella statuina nel presepe sul gol decisivo.
Beukema 7,5 - Lo stacanovista della difesa, Motta non ci rinuncia neanche in Coppa e lo piazza a uomo su Arnautovic per anestetizzarlo. Tiene botta con Thuram, avvia la rimonta con una girata da centravanti.
Lykogiannis 6,5 - Piede sinistro affilato, specialista nei cross: ne sforna uno succulento per Fabbian. Calcia pure l'angolo dell'1-1. Butta sempre un occhio a Darmian.
Moro 6,5 - Con Aebischer più bloccato dietro disegna traiettorie di passaggio interessanti per i compagni e prova a buttarsi negli spazi. Dal 69' El Azzouzi 6.5 - Prestazione onesta, non si limita al compitino.
Aebischer 6,5 - Come un coltellino svizzero, utile per tante cose con precisione elvetica. Blackout con Ravaglia, Arnautovic resta al buio.
Salemaekers 6,5 - Costretto agli straordinari, ritrova il binario destro percorso tante volte in rossonero. Mette in mezzo un paio di palle velenose. Dall'85' Ndoye 7,5 - Velocità supersonica, lascia sul posto Carlos Augusto. Poi raccoglie l'invito del gemello Zirkzee per scrivere una pagina di storia.
Fabbian 6,5 - Partita speciale da ex, fa il trequartista centrale con licenza di inserirsi. Sfiora il gol clamoroso col colpo dello scorpione. La giocata migliore di una partita su alti livelli di intensità.
Urbanski 6 - La sorpresa del tridente, il più giovane nei ventidue iniziali. Patisce un po' l'impatto con la Scala del Calcio, con il passare dei minuti vince la timidezza.
van Hooijdonk 6 - Vince il ballottaggio della vigilia con Zirkzee, del quale non ha né i colpi, nè la medesima capacità di legare il gioco. Dall'85' Zirkzee 8 - Ingresso che sembra pigro ma è un'impressione sbagliata. Usa il tacco come fanno i fuoriclasse: così inventa il pareggio. Poi rimpicciolisce Acerbi con un tunnel e serve a Ndoye l'assist per la gloria.
Thiago Motta 8 - Turnover più massiccio del previsto per dare la priorità al campionato, senza tanti titolari soffre relativamente pressione alta e maggior cifra tecnica dell'Inter. Tiene in caldo Ndoye e Zirkzee per averli freschi nei tempi supplementari passando all'incasso. Lo scherzetto da ex è un vero capolavoro.
