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La Croazia è la prima finalista di Nations League. Petkovic decide, 2-4 all'Olanda

La Croazia è la prima finalista di Nations League. Petkovic decide, 2-4 all'OlandaTUTTO mercato WEB
© foto di www.imagephotoagency.it
mercoledì 14 giugno 2023, 23:23Serie A
di Andrea Losapio

In attesa di Spagna-Italia di domani sera, è la Croazia che giocherà la finale della Nations League. Modric e compagni battono l'Olanda per 2-3 dopo i tempi supplementari. Eppure il De Kuip poteva essere lo stadio perfetto per la cabala. Qui la Nazionale di Ronald Koeman non perdeva dal 2000 contro il Portogallo, una lunga imbattibilità che doveva essere di buon auspicio per le finali. Invece quella di stasera è sembrata una squadra spuntata, con un buon centrocampo ma una difesa abbastanza ballerina senza Matthijs De Ligt, con Geertruida adattato in mezzo e van Dijk che non sembra al suo migliore anno in carriera, per usare un eufemismo. Così la Croazia, non bella e con qualche problema negli attaccanti (che ci sono sì e no), è però riuscita a ribaltare l'iniziale vantaggio

Il secondo tempo è stato quasi un monologo da parte della Croazia. Non tanto per occasioni, bensì per qualità del gioco, comandato dai tre di centrocampo: Brozovic, Modric e Kovacic. Invece l'Olanda è andata spegnendosi, anche se non erano mai arrivate sostanziali opportunità al netto del gol del vantaggio firmato da Malen dopo un'invenzione di Aké e l'assist di Wieffer. Gli uomini di Koeman hanno deciso di arretrare la propria azione troppo presto, puntando ogni volta più sui lanci lunghi per la velocità di Simons, Gakpò e lo stesso Malen che non sull'azione ragionata, nonostante la qualità di un centrocampo ottimo nella gestione della palla.

Così nella ripresa è servito un erroraccio da parte di Gakpò a cambiare la storia del match. Modric è riuscito a saccheggiargli il pallone e farsi abbracciare per il rigore del pareggio. Kramaric dal dischetto non sbaglia e batte Biljow con un tocco sotto al centro della porta. Poi, poco dopo, Ivanusec ingaggia un duello rusticano con Dumfries che sembra concludersi con uno stallo, ma poi il tracciante di destro finisce sui piedi di Pasalic, bravo a isolarsi da Aké e van Dijk e firmare il 2-1 finale. Appena prima del recupero la possibilità di arrivare al pareggio: è ancora Gakpò che ha la palla perfetta, ma l'attaccante del Liverpool schiaccia troppo la postura, spedendo a lato il diagonale (e non di poco). Poi Aké cerca di cambiare le carte in tavola con il sinistro, ma Livakovic è sulla traiettoria. Anche qui l'errore è quello di arretrare troppo, sperando che la notte passi. Così nell'ennesima mischia in area la palla finisce sul piede di Noa Lang: il destro al volo finisce sotto la traversa, condannando la Croazia ai supplementari.

Dalic, che aveva cercato di chiudere la difesa inserendo cinque difensori, riporta un attaccante davanti sin dall'inizio. La manovra ritorna a essere fluida, a tornare da una parte e dall'altra, fino al minuto novantotto, quando Modric suggerisce per Petkovic, che non gliela ridà preferendo l'azione personale. Saetta dalla distanza in buca d'angolo, per il 2-3. L'Olanda non ha più cambi offensivi, gli ospiti mostrano tecnica e non più il braccino del finale di tempi regolamentari. Nel secondo tempo supplementare Koeman spedisce van Dijk al centro dell'attacco per sfruttare l'altezza: Livakovic disinnesca Bergwijn ma sul rimpallo Lang non inquadra la porta da pochi passi.

È l'ultimo sussulto in casa Olanda. Perché prima Pasalic spedisce un'occasione sulla traversa. Poi Malacia livella al suolo Petkovic: dal dischetto Modric segna il 2-4 definitivo. La Croazia si giocherà un'altra finale, dopo quella del Mondiale, per vincere il primo trofeo della propria storia.

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