Marotta difende l'arrivo di CR7 alla Juve: "Aveva una grande logica di mercato"
“L’operazione Ronaldo, in quel momento, aveva una grande logica di mercato”. Parole e musica di Beppe Marotta, amministratore delegato dell’Inter. Che, nell’intervista al Corriere della Sera, poco dopo aver spiegato che nel calciomercato del post-Coronavirus non vi sarà spazio per operazioni “alla Neymar”, difende in un certo senso l’arrivo di Cristiano Ronaldo alla Juventus. Una posizione, quella di oggi, non proprio scontata se guardiamo a come quell’operazione è nata ed è stata condotta in porto dalla società bianconera.
Di fatto, aprì le porte all’addio. La difesa di Marotta di quell’operazione, in un certo senso, colpisce. Perché, se è vero che il dirigente lombardo era ancora alla guida della Juventus all’epoca, è altrettanto noto come non sia stato uno dei principali fautori dell’arrivo del portoghese a Torino. Un affare voluto soprattutto dal presidente Agnelli. D’altra parte in passato lo stesso Marotta, pur negando che non fosse contrario all’operazione, ha spiegato come non la ritenesse sostenibile all’epoca. E pochi mesi dopo si arrivò all’addio con la Vecchia Signora. La difesa di oggi, in sostanza, non era affatto scontata.