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Udinese, Cioffi dopo l'1-1 col Milan: "Questi ragazzi sono come me, non mollano mai"

Udinese, Cioffi dopo l'1-1 col Milan: "Questi ragazzi sono come me, non mollano mai"TUTTO mercato WEB
© foto di Lorenzo Marucci
venerdì 25 febbraio 2022, 21:16Serie A
di Pierpaolo Matrone

Gabriele Cioffi, allenatore dell'Udinese, dopo il pareggio ottenuto sul campo del Milan è intervenuto al microfono di Dazn: "Abbiamo fatto la partita che dovevamo fare. Bravissimi tutti. Se non sei quasi perfetto da questi campi non esci coi punti".

In settimana si è parlato di Deulofeu, dopo la reazione dopo l'ultimo cambio: si aspettava risposte da lui?
"Mi aspettavo risposte da parte di tutti. Pereyra e Udogie sono entrati e hanno cambiato la partita. Deulofeu è facilmente gestibile, va sempre al massimo, è sempre preciso e puntuale. L'importante è non uscire fuori le righe. Lui è uscito in serenità, andiamo avanti".

In campo 8 nazionalità diverse oggi: quant'è difficile allenare una squadra così?
"E' tipo Torre di Babele (ride, ndr). In tanti parlano italiani, chi non parla italiano parla inglese. E' difficile allenarla, com'è difficile allenare una squadra di tutti italiani. Ciò che non si può trasmettere con le parole si trasmette col non-verbale, con la tua persona. Quando ci sono dei cambi di rotta, dei modi differenti di approccio, ti devono seguire e loro si sono resi disponibili da subito. Loro sono come me: non mollano mai, finché non fischia l'arbitro non regalano un centimetro".

Udogie le ha detto come ha colpito il pallone sul gol?
"L'ha colpito, che è importante. Non ho visto l'episodio".

Glielo facciamo vedere.
"Mi sembra che l'abbia toccata più Romagnoli con la scarpa che lui con la mano. Al VAR ci sono 4-5 persone a vedere. Noi abbiamo sempre accettato con eleganza le scelte arbitrali, anche se qualche volta abbiamo alzato un po' i toni. Non credo ci sia compensazione. A me il ragazzo ha detto che gli è battuta prima sulla coscia e poi sulla pancia, ma è difficile che un calciatore ti dica che l'ha buttata dentro col braccio".

Cosa vi sta dando Pereyra dal suo rientro?
"Siamo una squadra che va forte, che ha gamba, che ha profondità. E così giocatori come lui, Deulofeu, Samardzic, che rallentano tutto quando hanno il pallone, ci servono".

Vi manca un po' l'ultimo passaggio: pensa di alzare la posizione di Pereyra?
"Sì. In certe partite la rifinitura da parte di Pereyra viene naturale, si alza tra le linee e ha l'ultimo passaggio. Lavoriamo su questo. Bisogna accettare anche una realtà che ad oggi dice che siamo a 3-4 punti dalla zona rossa, a cui non guardiamo, dunque dobbiamo pensare anche a tamponare, specie contro squadre come il Milan che possono farci male".

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