Cosenza, scontro totale tra il sindaco Caruso e Guarascio: “Società autolesionista"

Il futuro del Cosenza è più che mai avvolto nella tensione. Dopo la retrocessione in Serie C, il clima tra la proprietà rossoblù e il Comune si è fatto rovente, con il sindaco Franz Caruso che, dalle colonne della Gazzetta del Sud, ha lanciato l’ennesima, durissima accusa al presidente Eugenio Guarascio, colpevole – secondo il primo cittadino – di aver contribuito attivamente al tracollo tecnico e societario della squadra.

"È stato un epilogo molto amaro, ma ampiamente previsto – ha dichiarato – in un campionato in cui è accaduto di tutto. La società ha reso il percorso della squadra difficilissimo, direi al limite dell’autolesionismo. Sono convinto che continuerà nella gestione del sodalizio silano, creando una ulteriore situazione di disagio con la tifoseria e sul territorio".

La frattura istituzionale si fa ancora più profonda sul fronte amministrativo: il Comune ha annunciato l’intenzione di agire per il recupero di somme dovute dal club, tra canoni di locazione e Tari. "I nostri uffici stanno accertando il debito", ha dichiarato il sindaco.

Ma il nodo principale resta il futuro del club e la sua eventuale cessione. Caruso ha rivelato l’esistenza di contatti concreti con un gruppo di imprenditori, in parte provenienti dal Lazio e dalla Lombardia, intenzionati a rilevare il Cosenza. "Sono stato interpellato personalmente da un mio amico che sta facendo da intermediario. L’interesse c’è, ma Guarascio pone paletti. Se vuole ripartire, deve mettere nero su bianco tutto e non prendere più in giro la città".

A rendere ancora più tesa la situazione è la mancanza di comunicazione diretta tra le parti. "Non mi aspetto una telefonata da loro. Finora è accaduto il contrario: siamo stati noi a chiamarli, io e il presidente del Consiglio comunale, Mazzuca, per conoscere la reale situazione finanziaria e sportiva. Ma ci è stato descritto un quadro diverso dalla realtà".