
Spezia, Gazzoli rivela: "Chiuderemo il peggior bilancio della nostra storia"
Pomeriggio di dichiarazioni in casa Spezia. A parlare è l'amministratore delegato del club ligure Andrea Gazzoli che ha fatto il punto sul momento della società. Ecco uno stralcio delle considerazioni riportate da cittadellaspezia:
“A noi piace pensare che il club debba avere una visione e un futuro legato non solo ai risultati sportivi ma anche alla continuità aziendale. Non posso dire sostenibile, perché nel calcio di sostenibile non c’è niente. Si può sostituire qualsiasi dirigente, ma senza proprietà non si fa niente perché si perdono tanti soldi. Chiuderemo il peggior bilancio della nostra storia nel 2025, e per quella dopo il presagio non è migliore. Abbiamo una proprietà solida e seria che ha coperto tutto, e che disegna una visione di miglioramento. Non si sottrarranno mai alle loro responsabilità e sono pienamente consapevoli di cosa si è fatto. Forse ultimamente abbiamo avuto alcune critiche di troppo per un ritardo sul mercato e per dinamiche di un certo tipo. Abbiamo preso 12 giocatori cedendo Chichizola e Moutinho, con un costo di un certo livello. Non ci sottraiamo alle critiche per i risultati, se vinci sei bravo, se perdi sei scarso e lo sappiamo. La proprietà è consapevole che si può migliorare il centro sportivo di Follo, che abbiamo rifatto il sintetico del Ferdeghini, spese di diverse centinaia di migliaia di euro. Ci assumiamo le responsabilità dei risultati, con me c’è un gruppo di lavoro serio, professionale, affidabile. Conoscete la Serie B, è una brutta bestia, si parte sempre da zero. È un campionato competitivo, con un turnover troppo ampio se pensate che rispetto a quattro anni fa ci sono solo otto squadre di quella Serie B. Siamo in commissione di lega, potremo andare verso un fair play finanziario per il campionato. Le seconde leghe europee sono quasi diventati campionati di formazioni, c’è un immobilismo come dimostra il fatto che in pochi dalla B sono passati alla A.
Abbiamo fatto un percorso con due passaggi di proprietà, molto impegnativi e molto stressanti. C’era una situazione debitoria di un certo tipo, ristrutturata insieme ai fornitori. I numeri erano molto importanti, si parla di decine di milioni e vi accorgerete che i numeri saranno molto diversi rispetto al passato. I giocatori sono sereni di giocare nello Spezia, non c’erano le condizioni per cederli e sono stati gratificati per le loro prestazioni, come per Wisniewski che è arrivato in nazionale. I numeri sono importanti, l’indirizzo è provare a migliorarli mantenendo la competitività della rosa”, prosegue, provando poi a tracciare la linea dei piani futuri: “Abbiamo fatto un programma per la stagione attuale e ci affacciamo alla prossima. Ad oggi l’obiettivo è il mantenimento della categoria, che per me e per la proprietà è sempre il primo obiettivo. Se meriteremo di andare in Serie A lo dirà il campo. Non vince il campionato chi investe di più, anche se ha più probabilità. Punterei a stabilizzarci e poi a vedere le dinamiche, anche regolamentari, che si svilupperanno. A breve termine l’obiettivo è la salvezza".
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