Juve Stabia, Abate: "Fare punti a Padova significherebbe tantissimo"
Ignazio Abate, tecnico della Juve Stabia, ha parlato in conferenza stampa in vista della sfida con il Padova. Queste le sue parole riprese da Mn24.it:
"Arriviamo da una settimana particolare, io sono qui per fare calcio e vi dico che i ragazzi hanno fatto una grandissima settimana di lavoro. Andremo a Padova ad affrontare una squadra complicata con un allenatore preparatissimo. Fare punti a Padova significherebbe tantissimo soprattutto alla luce di quanto successo: qui al campo siamo circondati da persone perbene. Dopo un derby bisogna tenere a freno un po’ gli animi ma abbiamo fatto un’ottima settimana di lavoro.
Siamo contati: si sono fermati Pierobon, Varnier e Duca. Non esiste la formula magica, se si crede in qualcosa bisogna andare dritti su questa strada. Vogliamo giocare a calcio non solo con la palla ma anche e soprattutto senza. Possiamo fare molto meglio con la palla ma stiamo crescendo e migliorando. Siamo preparati come sempre, abbiamo studiato molto gli avversari, sappiamo cosa fare in base a tutto quello che possono proporre.
Le leggerezze fanno parte del gioco, soprattutto quando vai in pressione alta: Giorgini anche qui sta crescendo molto, da braccetto sta migliorando ma è essenzialmente un perno, sono sicuro che a Padova farà una grande partita. Non è una vergogna mettersi dietro linea palla, a me piace far punti e vincere le partite, non alleno per far parlare di me. Ruggero è recuperato, ho ancora due/tre dubbi dal punto di vista strategico per capire come partire e come variare a partita in corso. Il gruppo è di spessore e di valore, si è sentito toccato da quello che è successo.
È difficile convincere a venire ma dopo nessuno vuole andare via. Anche noi vogliamo dare un segnale e dare lustro alla città. Rispetto a Mantova quando ci siamo abbassati con l’Avellino avevo la sensazione che non ci avrebbero mai fatto gol, questo è uno step di crescita fondamentale per toglierci delle soddisfazioni. Dobbiamo pensare una partita per volta: la prossima sarà la più difficile di tutte".
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