Gorgone verso l'esordio: "Ci possiamo salvare. A Catanzaro voglio un Pescara aggressivo"
"È un onore essere qui, per me è una grande occasione, e ringrazio i dirigenti che mi hanno scelto. Per me è un all-in, ma le sensazioni sono buone. Normale che sia così quando c'è un cambio di allenatore, ma l'intensità dev'essere portata avanti": esordisce così, nella conferenza stampa che anticipa il match contro il Catanzaro, il tecnico del Pescara Giorgio Gorgone, che non è solo all'esordio sulla panchina abruzzese, ma anche in Serie B.
Con la categoria che aprirà la 13ª giornata proprio con il match del 'Ceravolo': "Ho trovato una squadra che atleticamente ha spinto, non ho problemi a dirlo perché dico sempre ciò che penso. Ho massimo rispetto per un allenatore come Vivarini che ha fatto tornei importanti, ma non mi permetto di giudicare il suo lavoro. La squadra era scarica magari dal punto di vista mentale dopo sconfitte pesanti, io non forzerò il gioco per mostrare la mia idea, ma vorrei vedere una intensità diversa perché ce l'ha nelle corde. Credo fermamente nel fatto che questa squadra possa salvarsi, e già da domani voglio un Pescara aggressivo e coraggioso. In 7 giorni non è facile dare un'impronta chiara ma mi aspetto una voglia di rivalsa, anche in fase di non possesso. C'è bisogno di fame e aggressione importante specialmente quando si affrontano avversari di un valore diverso. Il primo obiettivo è lottare, sudare e riagganciarsi alla zona salvezza. I risultati ci daranno la carica, anche se le motivazioni le dobbiamo trovare dentro di noi".
Andando ai singoli: "Su Tsadjout devo essere certo che mentalmente sia tranquillo, ho bisogno di calciatori che stiano bene al 100%. Se vedo che non ha ancora la convinzione o il timore di ricadere non lo rischio. Capellini e Okwonwko, invece, sono fuori per un affaticamento muscolare. Letizia? Può fare bene il difensore centrale, non so se già da Catanzaro. Può fare più ruoli perché è un calciatore e un ragazzo molto intelligente. Gravillon fisicamente sta bene, lo avevo già allenato ad Ascoli e per me ha potenzialità importanti: deve essere più tranquillo in alcune gestioni. Corbo può fare bene, si è messo subito a disposizione ed è bravo nell'impostazione. Ci sono tanti destri in difesa. Caligara e Brandes hanno qualità importanti, mentre Meazzi per me è un esempio di leader silenziosi".
Precisa poi: "Non voglio rinunciare a giocare le partite, chiaramente l'aspetto difensivo è importante. Ho voluto trasferire dei messaggi molto chiari ai calciatori, sono cose fondamentali, e se certe cose non le hanno capite le capiranno. Mi auguro che le recepiscano subito chiaramente. In questi giorni tuttavia sono stato molto incisivo e chiaro".
E conclude: "Il primo contatto con il Pescara? Negli anni precedenti sì, in estate non un contatto vero e proprio anche se sapevo che ero nella loro lista. Il resto è avvenuto in modo semplice, ritengo Pescara una scelta che non posso mettere in secondo piano. Per la storia che ha, per il suo valore, per la squadra".
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