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MONOPOLI COME LAZIO: DOPO 4 ANNI MANCOSU SBAGLIA UN RIGORE. PLAYOFF: PAGA IL VIAGGIO E POI PIANGI. SICILIA, LA CRISI CALCISTICA DELL'ESTREMO SUD
mercoledì 8 luglio 2020, 01:00Il Punto
di Sebastian Donzella
per Tuttoc.com

MONOPOLI COME LAZIO: DOPO 4 ANNI MANCOSU SBAGLIA UN RIGORE. PLAYOFF: PAGA IL VIAGGIO E POI PIANGI. SICILIA, LA CRISI CALCISTICA DELL'ESTREMO SUD

Iniziamo dall'ultimo turno di Serie A che si concluderà quest'oggi. Marco Mancosu, capitano del Lecce, contro la Lazio ha sbagliato un calcio di rigore. Ininfluente, ai fini del risultato, visto che i salentini hanno vinto lo stesso contro i biancocelesti. Ma che c'azzecca con la Lega Pro? C'entra, eccome, perché l'ultima volta in cui Mancosu era stato ipnotizzato dal dischetto stava giocando una partita in Lega Pro. Era il 17 aprile del 2016, oltre 4 anni fa. Il fantasista giallorosso, all'epoca in forza alla Casertana, aveva sbagliato un rigore contro il Monopoli, ipnotizzato da Pisseri. Anche in quel caso, per sua fortuna, la sua squadra riuscì a imporsi. Anche in quel caso, così come ieri sera, con il risultato di 2-1. E pensare che quell'anno Mancosu sbagliò ben due rigori, visto che un mese prima si era arreso contro Gori del Benevento (ma lì finì 6-0 per le streghe). Paradossale, se si pensa che in stagione, nella ben più difficile Serie A, il talento sardo l'ha messa dentro dal dischetto in ben otto occasioni consecutive. Tra queste anche le segnature contro Milan, Juve e Napoli. Mica male per il cagliaritano che la A, prima di quest'anno, non la vedeva da oltre un decennio. E con gli 11 gol all'attivo, è bello vedere come un figlio della Serie C sia arrivato a dettare legge così in alto.

A proposito di arrivare in alto, breve inciso anche sulla questione playoff. In due turni solo la Triestina è riuscita a vincere in trasferta. Il Sudtirol, insomma, è l'unica squadra che è rimasta beffata tra le mura amiche. Anche se, a un'occhiata più attenta, gli altoatesini hanno giocato sul neutro di Bressanone. Quindi, a conti fatti, chi gioca in casa finora ha sempre vinto. La beffa, invece, è per chi ha giocato in trasferta. Paga il viaggio e poi piangi, insomma. Anche se, adesso, con il rimescolamento tra gironi dei club rimasti, l'equIlibrio sembra maggiore. 

Chiusura con una notizia triste. La Sicilia calcistica è messa veramente male. Il Palermo era finito in Serie D e affronterà da neopromossa la C, i due Messina non sono riusciti nel salto dal dilettantismo, il Catania ha perso i playoff e lotta per salvarsi fuori dal campo, il Trapani appena penalizzato rischia fortemente di retrocedere dalla B, Akragas e Siracusa sono fuori dal professionismo dopo ottime annate in Lega Pro e la Sicula Leonzio, per sua fortuna, è riuscita a mantenere la categoria ma solo ai playout. Una volta la Serie A era di casa in terra sicula. Adesso, se i trapanesi retrocederanno, saranno la C e la D le categorie maggiormente rappresentative per l'Isola...