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Catanzaro, Vivarini si presenta: "Ho rabbia dentro. Lavorerò 24 ore al giorno"TUTTO mercato WEB
© foto di Nicola Ianuale/TuttoSalernitana.com
mercoledì 1 dicembre 2021, 21:30Girone C
di Sebastian Donzella
per Tuttoc.com

Catanzaro, Vivarini si presenta: "Ho rabbia dentro. Lavorerò 24 ore al giorno"

Vincenzo Vivarini, neo tecnico del Catanzaro, si è così presentato in conferenza stampa: "Quando ho avuto tempo sono sempre riuscito a sviluppare il mio pensiero di calcio, in linea di massima mi sono sempre divertito facendo risultato ed esprimendo un gioco consono ad ottenere un risultato. Questo lo ottieni con il lavoro, ho uno staff che lavora tantissimo. Noi saremo in campo dalla mattina alla sera, tra la preparazione degli allenamenti, delle partite e quelle individuali dei giocatori. Saremo presenti 24 ore su 24. Qui ho trovato una società di alto spessore, c'è stata una simbiosi immediata che mi fa ben sperare per il futuro. È un progetto che cercavo, c'è tutto qui per fare bene. Calcisticamente sono innamorato del Sud Italia, il calcio vero è quello fatto di passione dei tifosi, trasporto per la squadra, attaccamento ai colori. Catanzaro è una piazza che vive di calcio, ti dà gli stimoli per rendere al meglio".

Vivarini continua: "L'esperienza sfortunata col Bari? Io e il mio staff rabbia dentro perché nell'ultimo anno non siamo riusciti a sviluppare tutte le nostre potenzialità, non siamo riusciti a esprimere il nostro pensiero se non all'inizio dell'anno scorso. Siamo arrabbiati e concentrati, questo mi piace. 
La squadra l'ho trovata chiaramente non tranquilla, nel momento in cui c'è un cambio vai a stravolgere la tranquillità. A loro ho detto che devono avere grande autostima perché non è tutto negativo. Non è che qui c'è il rischio di retrocedere e poi ci sono dei valori. A livello individuale questa squadra può dare molto di più di quello che ha dato. Dobbiamo andare a cercare le motivazioni di questa situazione: in questo momento di studio dovremo capire il perché, le situazioni possono essere varie. Può essere un problema di testa, fisico, ambientale o tattico. C'è tanto da capire prima di poter intervenire".