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Busto Arsizio, Pistoia e Teramo: tre città per un avvio di 2022 complicato. Le inchieste e alcuni nomi del recente passato fanno tremare tutti
venerdì 21 gennaio 2022, 00:00Il Punto
di Luca Bargellini
per Tuttoc.com

Busto Arsizio, Pistoia e Teramo: tre città per un avvio di 2022 complicato. Le inchieste e alcuni nomi del recente passato fanno tremare tutti

Busto Arsizio, Pistoia e Teramo. Tre realtà del calcio di Serie C che in questo inizio di 2022, oltre che ai sogni di calciomercato, devono tenere ben presente la situazione delle rispettive società di calcio. Tutte e tre accomunate dai dubbi circa le proprietà di tali club.

Aurora Pro Patria - Iniziando dalla società lombarda, i problemi che riguardano la Sgai sembrano non fermarsi più. Dopo l’arresto nel novembre scorso del numero uno della società, Roberto Galloro, nelle ultime ore è arrivato il sequestro da parte della GdF di una somma superiore ai 100 milioni di euro per una presunta frode allo Stato legata al credito d’imposta per il ‘Superbonus 110%’. Tradotto: la società in questione è stata accusata di aver monetizzato tali crediti per lavori che poi non sono ma stati eseguiti.
Questa situazione non fa, chiaramente, che aggravare la posizione della società controllante la Pro Patria che, oltre ad essere ancora soggetta alla verifica della FIGC per l’acquisizione delle quote del club, pare non essere ancora in pari con i termini concordati con la precedente proprietà per il passaggio di mano. Tanto che, almeno questi ultimi, non dovessero essere portati a termine il sodalizio bustocco tornerebbe nelle mani di Patrizia Testa.



Pistoiese - Nella giornata di ieri si è concluso il passaggio di poteri dalla gestione Ferrari, con la sua Holding Arancione, a quella di Stefan Lehmann, imprenditore tedesco titolare della Digimark Group Srl e della Omega Srl che gestiranno d’ora in poi l’Olandesina. In attesa che, anche in questo caso, la FIGC effettui i suoi controlli e dia il suo definitivo via libera al passaggio di proprietà, nelle ultime ore i nomi di alcuni possibili nuovi innesti per la dirigenza (Rino Caruso e Gianni Rosati, rispettivamente dg e ds in pectore) hanno creato malumore nella piazza toscana. Questo perché entrambi sono stati in passato legati agli ultimi mesi di vita di un’altra società di Serie C come il Trapani, scomparsa malamente dal palcoscenico del calcio professionistico. Detto che nessuno dei due ha responsabilità sulla brutta fine del club siciliano, queste associazioni d’idee, unite alla poca conoscenza dello stesso manager tedesco, fanno tenere a molti le antenne dritte. Anche qui, però, c’è una buona notizia: la nuova proprietà si è subito attivata per presentare in Lega Pro le fideiussioni che andranno a sostituire quelle della famiglia Ferrari, così come per affrontare le altre necessità economiche del club. Il tutto per quasi un milione di euro. Una cifra che appare sinceramente troppo alta per far pensare ad un bluff.

Teramo - Spazio infine al Teramo e a quella che sembra essere la situazione, adesso, più lineare. Dopo le inchieste a cui sono stati sottoposti Davide e Mario Ciaccia, nuovi proprietari del club biancorosso, e il confronto con la FIGC in merito alla documentazione da presentare per il via libera al nuovo corso sembra che, conseguentemente allo sblocco dei capitali dei due manager da parte della GdF, la situazione stia andando nella giusta direzione.

Ovviamente, come per gli altri due casi, le sorprese possono sempre esserci. Alla fine in Serie C sarebbe strano il contrario.