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Ancona, amarezza comprensibile: ma critiche eccessive e immeritateTUTTO mercato WEB
© foto di Luca Rotili
giovedì 16 marzo 2023, 13:45Girone B
di Gianmarco Minossi
per Tuttoc.com

Ancona, amarezza comprensibile: ma critiche eccessive e immeritate

Gli anconetani, gente di mare. Ma mentre i marinai e i pescatori le onde sono abituati a cavalcarle e a controllarle, i tifosi dell’Ancona cantano “Gente di mare”, nota canzone assurta ad inno della squadra allo stadio Del Conero, ma dai flutti e dalle correnti si lasciano spesso trascinare. Parliamo di emotività, di critiche a nostro avviso sopra le righe rispetto ad alcuni recenti risultati della squadra. Come naturale altra faccia della medaglia, vi è spesso un’eccessiva euforia dopo alcuni risultati prestigiosi, tipo le vittorie contro la Reggiana, recente anch’essa, e contro il Cesena ed il Gubbio fuori casa, ad esempio. Certe reazioni le registriamo attualmente rispetto al beffardo esito di Lucca di tre giorni fa, una sconfitta per un goal subito al 96’ minuto, ma fu così anche dopo Chiavari e dopo Rimini, e poi a seguito di qualche pareggio e sconfitta interni di troppo. Perché riteniamo che queste critiche abbiano una pesantezza eccessiva? Per due motivi fondamentali: perché non le meritano in assoluto né la società né la squadra, e poi perché arrivano con troppa facilità, anzi faciloneria, ad insinuarsi sull’operato dell’allenatore.

Riguardo il primo aspetto, non c’è bisogno di tirare fuori l’ormai vecchio refrain del “ricordiamoci dove eravamo solo due anni fa”. Basta avere ben presente che – in questo lasso di tempo brevissimo - la società si è dimostrata capace di rimanere sempre in regola rispetto ai propri impegni di ogni genere, ha lanciato e valorizzato talenti, ha attirato un investitore straniero di tutto rispetto, appassionato di Ancona e del territorio, e ha espresso la figura dell’amministratore delegato Roberta Nocelli (parigrado di Roberto Ripa nell’ Ancona Calcio come sappiamo) nel Consiglio Nazionale della Lega Pro. Oltre all’essersi affermato il Direttore Sportivo Francesco Micciola come uno dei più preparati e capaci tra i Professionisti. I giocatori, dal canto loro, non hanno mai mancato di dimostrare il massimo dell’impegno e, quando così non è sembrato, non si sono mai sottratti dal dialogare e dal metterci la faccia con i tifosi e con tutto l’ambiente.

Non aggiungiamo altro, perchè di base siamo e dobbiamo essere critici proprio noi dell’informazione, che non siamo oltretutto avvocati difensori di nessuno, ma proprio la critica è ciò che non deve fare sconti a chicchessia per essere credibile. Del resto, i tifosi sono una parte importante, praticamente istituzionale anche loro, di questa bella e giovane realtà chiamata Ancona Calcio, lo abbiamo sempre detto nell’apprezzamento, lo riaffermiamo nel disaccordo con certe loro posizioni.

Poi c’è l’aspetto del Mister Gianluca Colavitto, e anche qui le difese verbali, se uno volesse divertirsi a costruirle, starebbero a zero rispetto a quelle portate dai fatti. Ricordiamo solo che tutte le disapprovazioni e i mugugni, più o meno fastidiosi, che egli si è sentito rivolgere sia lo scorso campionato sia adesso (sempre a inizio primavera, dobbiamo curiosamente notare), sono avvenuti con la quadra sempre piazzata in classifica in solida posizione “play-off”, senza mai un’ombra di dubbio su una salvezza fuori discussione da un pezzo.

Troppo facilmente viene ignorato il fieno accumulato in cascina con bravura e con duro lavoro.

Lo stesso allenatore non si è mai risparmiato dal dare spiegazioni, e anzi questo momento antipatico fa capire meglio a noi, che con lui dialoghiamo spesso, quale senso abbia la sua apparentemente eccessiva cautela nei momenti di “vacche grasse”. Sicuramente il tecnico di Pozzuoli è uno che conosce i suoi polli, sempre per rimanere su certe metafore animali, che forse non sono soltanto i giocatori, ma tutto l’ambiente, noi addetti all’informazione inclusi.