Pordenone-Lecco, le formazioni ufficiali: Foschi punta sul tridente

Sono ufficiali le formazioni di Pordenone-Lecco. Nel padroni di casa, Di Carlo si affida al 4-3-1-2 con la conferma in avanti di Zammarini sulla trequarti alle spalle di Candellone e Dubickas. Rientra al centro della difesa dopo la squalifica Ajeti che prende il posto di Andreoni. Al suo fianco c'è Pirrello con Bruscagin sulla fascia destra e Benedetti a sinistra. Altra novità rispetto all'undici dell'andata è Giorico a centrocampo, preferito a Torrasi accanto a Burrai e Pinato. Nel Lecco, Foschi per la rimonta schiera una formazione molto offensiva con il passaggio 3-4-2 rispetto al solito 3-5-2. L'unico cambio rispetto all'andata è l'inserimento di Mangni nel tridente offensivo con Buso e Pinzauti a supporto. Fuori Ilari non al meglio. Per il resto conferma per il trio difensivo davanti a Melgrati composto da Celjak, Battistini e Bianconi. A centrocampo giocano Giudici e Lepore sulle fasce con Zuccon e Girelli in mezzo. Parte dalla panchina anche Galli. Ricordiamo che all'andata il Pordenone ha vinto 1-0 a Lecco, i neroverdi per passare il turno possono anche perdere con un gol di scarto sfruttando il ruolo di "teste di serie" in questo secondo turno di playoff. Al Lecco serve, quindi, una vera e propria impresa per conquistare le semifinali. Non sono previsti supplementari.

Ecco le formazioni ufficiali: 

Pordenone (4-3-1-2): Festa; Bruscagin, Pirrello, Ajeti, Benedetti; Giorico, Burrai, Pinato; Zammarini; Candellone, Dubickas. A disposizione: Martinez, Gallo, Torrasi, Magnaghi, Deli, Piscopo, Palombi, La Rosa, Biancon, Gucher, Edera, Ingrosso, Andreoni. Allenatore: Domenico Di Carlo.

Lecco (3-4-3): Melgrati; Celjak, Battistini, Bianconi; Giudici, Zuccon, Girelli, Lepore; Buso, Mangni, Pinzauti. A disposizione: Stucchi, Maffi, Maldini, Enrici, Lakti, Scapuzzi, Tordini, Stanga, Martorelli, Zambataro, Cusumano, Bunino, Ilari, Ardizzone, Galli. Allenatore: Luciano Foschi. 

Arbitro: Claudio Panettella di Bari. Assistenti: Marco Toce di Firenze e Andrea Bianchini di Perugia. Quarto uomo: Antonino Costanza di Agrigento.