Il fatto della settimana - Il Girone A emette i suoi verdetti: Vicenza 3°, Triestina 4ª. Giana e Lumezzane festeggiano i playoff, dalla V.Verona al Renate si celebra la salvezza. E a Sesto San Giovanni si resta attaccati all'ultima speranza playout

La penultima giornata del Girone A va in archivio e a 90 minuti dalla fine della regular season ci sono nuovi verdetti: dopo la promozione in Serie B del Mantova, il secondo posto aritmetico del Padova e la retrocessione in D dell'Alessandria, c'è chi festeggia la salvezza, chi i playoff, chi già sa che dovrà lottare fino all'ultimo per la permanenza in categoria tramite playout e chi ha solo una flebile speranza di ottenere gli spareggi retrocessione.

Partiamo dall'alto: il Vicenza vince all'inglese sul Trento e blinda il suo terzo posto ai danni della Triestina che pareggia in extremis a Novara e deve accontentarsi del quarto posto, non potendo più colmare il distacco di 4 punti. Mentre Atalanta U23 e Legnago Salus erano già certi della partecipazione ai playoff, oggi ne sono sicuri anche la Giana Erminio: ad un anno dal ritorno tra i professionisti, la squadra di Gorgonzola celebra l'aritmetico accesso agli spareggi promozione grazie al successo nel derby di Meda contro il Renate e ai 53 punti raccolti (e c'è anche la possibilità di sorpasso sul Legnago). A quota 50 Pro Vercelli e Lumezzane: anche per i rossoblù - come la Giana da un anno ritornati a calcare i palcoscenici della C - è grande festa, soprattutto perché i punti necessari sono giunti contro la capolista Mantova, in un rocambolesco 4-3. Anche le Bianche Casacche - pur frenando i festeggiamenti a causa dello scontro diretto sul campo della Virtus Verona all'ultima giornata - non dovrebbero avere grossi problemi ad agganciare il treno playoff (in un ipotetico arrivo a 3 a quota 50, con il Lume e gli stessi rossoblù, sarebbero comunque in vetta nella classifica avulsa).

Ancora nessuna certezza aritmetica per il Trento, mentre dalla Virtus Verona al Renate si celebra la permanenza sicura in categoria: i rossoblù saranno ai nastri di partenza della Serie C per la settima volta di fila. A ruota Pro Patria (ancora con una piccola speranza playoff), AlbinoLeffe e Renate: i bustocchi non hanno più timore di finire quintultima, avendo 4 punti di vantaggio sulla Pergolettese. Le altre due si fermano a 45 punti, ma comunque anche in caso remotissimo di quintultimo posto, subentrerebbe il gap importante dalla Pro Sesto penultima, che può chiudere il campionato al massimo a 35 punti: con 10 lunghezze di distacco i playout non si disputerebbero, quindi per è automatica la salvezza.

Chi invece è sicuro, ma dei playout è il Fiorenzuola: Ora ci sarà solo da capire se con o meno vantaggi rispetto alla possibile avversaria, proprio all'ultima giornata la squadra emiliana affronterà infatti il Novara al 'Piola'. In caso di successo potrà scavalcare in classifica gli azzurri e, conseguentemente, ritrovarli ai playout con il vantaggio del miglior posizionamento. In caso di pareggio o sconfitta, il Fiorenzuola si ritroverà, invece definitivamente al terzultimo posto e a quel punto l'avversaria potrà essere o il Novara stesso (se dovesse finire in parità o se dovessero vincere gli azzurri e contemporaneamente vincere la Pergolettese e perdere l'Arzignano, in caso di arrivo a pari punti tra Novara e squadra gialloceleste, quest'ultima sarebbe in vantaggio per gli scontri diretti) o la Pergolettese (in caso di vittoria dei piemontesi che salirebbero a 43 e ko dei cremaschi che resterebbero a 42).

In coda resta una flebile speranza di agganciare il treno degli spareggi salvezza per la Pro Sesto: la squadra di Sesto San Giovanni, penultima, cade in casa dell'Atalanta U23 e rischia grossissimo. Sono infatti dieci i punti di distacco dal quintultimo posto, dove si trova la già citata Pergolettese. Se questo gap dovesse restare tale anche all'ultima giornata i playout non si disputerebbero. La squadra di Angelotti è quindi condannata a vincere contro la Pro Patria e sperare in un passo falso di tutte le dirette avversarie di modo da ritrovarsi con quegli 8 punti di distanza dalla quinultima che permetterebbero la discesa in campo ai playout, quintultima che dovrà chiudere con non più di 43 punti per non condannare i biancocelesti alla D diretta.