
Dolomiti Bellunesi, fra i pali arriva il 2004 Lorenzo Abati: si è svincolato dalla SPAL
Un’altra novità tra i pali della Dolomiti Bellunesi: la società, infatti, annuncia l’ingaggio di Lorenzo Abati, pronto a mettersi in gioco nel campionato di Serie C. Nato a Bologna il 7 aprile 2004, Abati ha mosso i primi passi nel vivaio del Cesena, per poi approdare alla Spal: a Ferrara ha difeso la porta delle selezioni Under 17, Under 18 e della Primavera. L’annata 2023-2024, invece, si è tinta di granata: con il Torino, ha collezionato ben 32 presenze tra campionato Primavera 1 e coppa, prima di affrontare la seconda metà del 2025 tra i professionisti, nelle file della Pergolettese, in C.
FIDUCIA – Abati ha scelto la Dolomiti Bellunesi con convinzione: «È una società seria, con un progetto interessante e persone che credono davvero nei giovani. Ho sentito fiducia fin dal primo contatto e per me era importante trovare un ambiente in cui poter maturare e migliorare giorno dopo giorno». Reattività, comunicazione e cura del dettaglio sono le sue cifre stilistiche: «Sono un portiere reattivo, che cerca sempre di infondere sicurezza alla squadra. Mi piace parlare tanto in campo, guidare la difesa e farmi sentire. Punto sui riflessi, sulla posizione, sulla cura del gioco con i piedi: un aspetto che ormai, per un portiere, è fondamentale. In generale, ogni allenamento è un’occasione per crescere».
EQUILIBRIO – Fuori dal campo, Lorenzo si definisce «un ragazzo tranquillo, a cui piace stare con gli amici, ascoltare musica, uscire ogni tanto, ma anche avere dei momenti di relax. In ogni caso, cerco sempre di mantenere un equilibrio tra la testa e il campo: penso che la componente mentale conti moltissimo, soprattutto nel mio ruolo». L’estate? Tempo di riposo. E pure di lavoro: «L’ho trascorsa con la mia famiglia e gli amici, però non ho mai “staccato” del tutto. Ho continuato ad allenarmi, seguendo un programma specifico per arrivare in forma alla preparazione. Il ruolo del portiere richiede continuità».
SODDISFAZIONI – Infine, uno sguardo all’immediato futuro: «A livello personale intendo farmi trovare sempre pronto, crescere e guadagnarmi spazio con il lavoro. Come squadra, vogliamo disputare un bel campionato, toglierci soddisfazioni e costruire qualcosa di importante insieme».
FIDUCIA – Abati ha scelto la Dolomiti Bellunesi con convinzione: «È una società seria, con un progetto interessante e persone che credono davvero nei giovani. Ho sentito fiducia fin dal primo contatto e per me era importante trovare un ambiente in cui poter maturare e migliorare giorno dopo giorno». Reattività, comunicazione e cura del dettaglio sono le sue cifre stilistiche: «Sono un portiere reattivo, che cerca sempre di infondere sicurezza alla squadra. Mi piace parlare tanto in campo, guidare la difesa e farmi sentire. Punto sui riflessi, sulla posizione, sulla cura del gioco con i piedi: un aspetto che ormai, per un portiere, è fondamentale. In generale, ogni allenamento è un’occasione per crescere».
EQUILIBRIO – Fuori dal campo, Lorenzo si definisce «un ragazzo tranquillo, a cui piace stare con gli amici, ascoltare musica, uscire ogni tanto, ma anche avere dei momenti di relax. In ogni caso, cerco sempre di mantenere un equilibrio tra la testa e il campo: penso che la componente mentale conti moltissimo, soprattutto nel mio ruolo». L’estate? Tempo di riposo. E pure di lavoro: «L’ho trascorsa con la mia famiglia e gli amici, però non ho mai “staccato” del tutto. Ho continuato ad allenarmi, seguendo un programma specifico per arrivare in forma alla preparazione. Il ruolo del portiere richiede continuità».
SODDISFAZIONI – Infine, uno sguardo all’immediato futuro: «A livello personale intendo farmi trovare sempre pronto, crescere e guadagnarmi spazio con il lavoro. Come squadra, vogliamo disputare un bel campionato, toglierci soddisfazioni e costruire qualcosa di importante insieme».
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