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Pillon: "Ascoli, Arezzo e Ravenna. Lotta a tre per il girone B. Vicenza pronto al salto"TUTTO mercato WEB
© foto di Daniele Buffa/Image Sport
Oggi alle 12:04Serie C
di Daniel Uccellieri

Pillon: "Ascoli, Arezzo e Ravenna. Lotta a tre per il girone B. Vicenza pronto al salto"

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Nel corso dell'appuntamento mattutino di A Tutta C, programma in onda dal lunedì al venerdì sulle frequenze di TMW Radio e su Il 61, è intervenuto Giuseppe Pillon, tecnico che in carriera ha allenato fra le altre Triestina, Cosenza, Pescara e Padova. Partiamo dall’attualità: nel prossimo turno di Serie C ci saranno diversi scontri diretti, uno in particolare nel girone B tra Arezzo e Ravenna. Ne potrà approfittare l’Ascoli, una realtà che lei conosce molto bene? "Se l’Ascoli continua così non avrà grossi problemi. Sta facendo molto bene, ma deve restare concentrato perché in Serie C i momenti di difficoltà arrivano sempre. Quando si è in alto serve forza mentale e continuità". Oltre all’attacco, l’Ascoli può vantare anche una difesa di ferro: un solo gol subito, una delle migliori in Europa tra i campionati professionistici. Spesso si dice che i campionati si vincono con la difesa. È d’accordo? "Assolutamente sì. Le squadre che prendono pochi gol alla fine vincono. Serve solidità e compattezza di squadra, e credo che l’Ascoli abbia entrambe le cose. Ma attenzione, anche Arezzo e Ravenna stanno facendo benissimo: saranno loro tre a giocarsi la vittoria del girone". Si aspettava un avvio così forte del Ravenna, considerando che è una neopromossa? "Sinceramente no. Sono stati bravi, meritano di essere lì. Hanno dato continuità ai risultati e stanno dimostrando di poter competere con le migliori". Passiamo al girone A: il Vicenza sembra aver staccato le rivali. Può essere l’anno giusto? "Credo proprio di sì. Quest’anno il Vicenza ha tutto: un bravo allenatore - che tra l’altro è stato un mio giocatore - continuità di risultati, una società solida e una piazza straordinaria. Meriterebbe di tornare in categorie superiori". Chi invece ha un po’ deluso è il Cittadella. Dopo la retrocessione molti si aspettavano un campionato di vertice, invece la partenza è stata complicata. "Sì, la vedo dura per la promozione diretta. Credo che debbano puntare ai playoff e cercare il miglior piazzamento possibile. Stanno pagando ancora le scorie della retrocessione, ma il campionato è lungo e possono raddrizzare la stagione". Restando in tema, la Triestina è partita con 20 punti di penalizzazione ma ne ha già recuperati 12. Può compiere il miracolo e salvarsi? "Glielo auguro di cuore, per la società e per i tifosi. Ma serve davvero un miracolo. L’obiettivo dev’essere intanto quello di arrivare almeno ai playout. Stanno giocando abbastanza bene, ma devono continuare a fare punti senza mollare nulla". Chiudiamo con il girone C: sempre il più equilibrato e competitivo. Chi vede favorito? "È il girone più bello, con tante squadre forti. Direi Salernitana, Benevento e Catania su tutte, ma ci sono almeno sei o sette formazioni che possono puntare al primo posto. Sarà una lotta lunga e appassionante".