Lega Pro a Trento per parlare di stadi, Marani: "Incentivare collaborazione pubblico-privato"
Si è svolta oggi, presso la prestigiosa Sala di Rappresentanza di Palazzo Geremia, la nuova tappa di City Club, il progetto di Lega Pro dedicato al dialogo tra amministrazioni locali e società sportive per promuovere modelli innovativi di sviluppo territoriale, rigenerazione urbana e coesione sociale attraverso lo sport. L’appuntamento, organizzato in collaborazione con l’AC Trento 1921, con il supporto di Prokalos e il patrocinio del Comune di Trento, ha visto la partecipazione di rappresentanti delle istituzioni locali e nazionali e delle principali realtà sportive del territorio.
Al centro dell’incontro, il tema dell’impiantistica sportiva, una questione strategica per la promozione dei territori e l’interesse delle comunità. Come ha ricordato il Presidente della Lega Pro, Matteo Marani: «Con City Club, la Serie C si fa promotrice di un dialogo reciprocamente costruttivo, in grado di superare le impasse e di affrontare con spirito collaborativo i problemi delle infrastrutture sportive. Nel nostroPaese abbiamo stadi datati, che in molti casi risalgono ai primi decenni del Novecento. Dobbiamo incentivare la collaborazione tra pubblico e privato, esattamente come sta accadendo a Trento, un territorio che fa della cooperazione la propria forza, con sensibilità e lungimiranza».
Molta attenzione è stata dedicata alle progettualità portate avanti dalla città ospitante. «Questo dialogo arriva in un momento cruciale per la città di Trento – ha sottolineato il Sindaco Franco Ianeselli – che, in accordo con la Provincia autonoma e in base alle esigenze manifestate dalle società, sta pianificando il potenziamento delle strutture per l’agonismo e per l’allenamento presenti sul territorio: dunque lo stadio per il calcio, l’anello per il ciclismo, il palazzetto per il volley e il basket, i campi per il softball, il baseball e il cricket. Trento è una città sportiva, investire sullo sport è dunque una necessità che porta vantaggi non solo agli agonisti, ma a tutta la comunità: in termini di socialità, di attrattività, di stile di vita salutare, di entusiasmo e passione sportiva».
A chiudere il dibattito, le considerazioni del Presidente dell’AC Trento, Mauro Giacca, relative al nuovo stadio: «La presentazione del progetto per l’area di San Vincenzo è un segnale significativo: dopo cinque anni di Serie C, durante i quali le esigenze di un club professionistico, ed in particolare del settore giovanile in forte crescita, sono cambiate, è necessario ripensare e individuare delle infrastrutture adeguate e funzionali. Con questo progetto il Trentino dimostra ancora una volta di credere nel mondo dello sport. Disporre di strutture sportive all’avanguardia rappresenta un vantaggio che va oltre il solo campo sportivo: significa migliorare la qualità infrastrutturale del territorio, favorire una progettualità di lungo periodo, attrarre eventi e iniziative. In questo senso, gli spazi pensati per San Vincenzo possono rispondere non solo alle necessità della prima squadra e del nostro vivaio, ma anche a quelle dell’intero movimento calcistico provinciale».
La tappa trentina di City Club si chiude dunque con un messaggio chiaro: lo sport, quando sostenuto da impianti adeguati e da un dialogo costruttivo tra istituzioni e società, diventa un motore di sviluppo, partecipazione e identità per i territori.
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