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ESCLUSIVA TG – Jacobelli: “Parole importanti quelle di Juric, il vero uomo che ha cambiato il Toro e che può cambiarlo sempre in meglio”
domenica 5 febbraio 2023, 08:00Esclusive
di Elena Rossin
per Torinogranata.it
fonte Elena Rossin

ESCLUSIVA TG – Jacobelli: “Parole importanti quelle di Juric, il vero uomo che ha cambiato il Toro e che può cambiarlo sempre in meglio”

Xavier Jacobelli è stato intervistato in esclusiva da TorinoGranata.it. Jacobelli è un giornalista ed è editorialista dei quotidiani del gruppo Amodei “Corriere dello Sport-Stadio” e “Tuttosport”. Con lui abbiamo parlato della sessione da poco conclusa del mercato invernale del Torino e della partita di oggi pomeriggio con l’Udinese.

E’ andato via Lukic e sono stati presi Ilic, Gravillon e Vieira che cosa pensa del mercato fatto dal Torino?

“Aggiungendo Ronaldo Vieira, Gravillon e soprattutto Ilic per la prima volta, dopo molto tempo, Cairo ha assecondato le richieste di Juric. Noi eravamo abituati a mercati raffazzonati e che soltanto all’ultima ora vedevano degli arrivi. Mercati che non corrispondevano alle aspettative del tecnico. Ora io mi auguro che questo sia un segnale di svolta e lo vedremo subito perché l’eliminazione dalla Coppa Italia sicuramente brucia, ma i tre nuovi arrivati ovviamente non potevano essere della partita. Sono curioso di vedere che cosa farà questo Toro nelle prossime diciotto giornate di campionato”.

Il primo scoglio è proprio quello di oggi pomeriggio con l’Udinese. Scoglio che all’andata fu superato, ma si tratta di una squadra tosta anche se ultimamente qualche colpo l’ha perso. Come vede questa partita?

“E’ vero, ma dando un’occhiata alla classifica è una formazione che è forte della grande partenza iniziale e in questo momento è settima a 29 punti ed è chiaro che il confronto con il Torino, in caso di vittoria dei granata, consentirebbe agli stessi di sorpassare l’Udinese. Mai come in questo campionato così anomalo la lotta per le coppe europee è serrata. Considerato che le prime sei squadre e in assoluto la prima, il Napoli, domina il torneo e merita assolutamente di vincere lo scudetto poiché mai da quando, nella stagione ‘93/’94, tre punti vengono assegnati per ogni vittoria dopo venti giornate la capolista si è ritrovata con tredici punti di vantaggio sulla seconda, l’Inter  la più immediata inseguitrice. E poi ci sono cinque squadre, Inter, Lazio, Atalanta, Milan e Roma, che lottano per i tre posti in Champions League e chi viene dopo, alias Udinese e Torino e il Bologna, che è un po’ più distaccato, possono provare a centrare almeno la qualificazione per la Conferenze League. Il Torino ha un’occasione molto preziosa in questa stagione: quella di ritornare in Europa, che poi sia la Conference o l’Europa League staremo a vedere, anche perché bisognerà capire chi vincerà la Coppa Italia perché delle quattro semifinaliste, tre, Fiorentina, Juventus e Cremonese, attualmente sono dietro alla squadra granata e non andranno in Champions League e solo l’Inter è fra le prime sei. Con al Cremonese che compie imprese strepitose in Coppa Italia, ha eliminato il Napoli e la Roma, ma in campionato, purtroppo, dopo ventuno partite non ha ancora vinto un incontro in Serie A e ha soli otto punti e anche ieri ha perso con il Lecce. Ciò detto, più che mai il Toro in questo momento deve credere che l’Europa sia possibile e vedremo quale sarà in primis l’apporto di Ilic, che è un giocatore fortemente voluto da Juric, che lo conosce dai tempi del Verona dove è stato il suo pigmalione. Ilic è sicuramente uno degli acquisti migliori che hanno contrassegnato questo mercato così statico, soprattutto se paragonato alla Premier League e alla facoltà di spesa dei clubs inglesi”.

Ilic oggi non ci sarà a causa di una botta alla caviglia in allenamento e Juric è dispiaciuto perché contava di inserirlo il prima possibile nel gioco della squadra. Questo comporta che i centrocampo sarà formato quasi certamente da Ricci e Linetty che fanno ben ma forse manca quel qualche cosa in più in mezzo al campo?

“Certamente sì, nella speranza di vincere di Juric è quella di impiegare subito Ilic, ma, purtroppo, c’è stato questo infortunio. Ha citato Ricci e penso che questo giocatore continui a crescere e sia un patrimonio non soltanto del Toro, ma del calcio italiano e della Nazionale, tant’è vero che è già stato convocato da Roberto Mancini e, presumibilmente, credo che, se continuerà a giocare così, verrò coinvolto nella lista dei convocati che il 23 e il 26 marzo dovranno rispondere alla chiamata del commissario tecnico per affrontare prima l’Inghilterra a Napoli e poi Malta a La Valletta. Quindi oggi pomeriggio ci dovrà essere un Toro molto concentrato e non dovrà avere alcuna distrazione perché, come ha detto lei, l’Udinese è una signora squadra, che occupa con pieno merito il 7° posto. Se c’è qualche cosa che manca a questo Toro, è dall’inizio della stagione che lo diciamo,  è un’alternativa in attacco perché i 100 gol segnati da Belotti in maglia granata non hanno trovato un erede. Per altro l’ex capitano del Torino non sta vivendo una stagione così esaltante alla Roma quanto lui stesso si aspettava, ma questo è un alto discorso. Però è evidente che il Toro abbia bisogno, questo è un consiglio per gli acquisti per la prossima stagione, di un attaccante capace di andare in doppia cifra. Questa è stata una delle lacune maggiori evidenziate nella prima parte della stagione, tant’è vero che quei 21 gol realizzati in 20 partite sono lì a ricordarcelo”.

Juirc ha evidenziato che il Torino fa fatica sui calci piazzati e che gli uomini di fascia non hanno quel passo che serve a una squadra come ha intesta l’allenatore. Anche questa è da considerarsi una lacuna?

“Certamente, nessuno meglio di Juric conosce quali siano i pregi e i difetti della sua squadra. Ecco perché, secondo me, è importante che il Toro punti sulla massima concentrazione e determinazione in occasione del confronto con l’Udinese che è così importante per la classifica poiché, come abbiamo detto, in caso di vittoria ci sarebbe il sorpasso che sarebbe particolarmente significativo anche perché il 10 febbraio ci sarà per i granata l’impegno a San Siro sul campo di un Milan che questa sera è atteso dal derby con l’Inter e sappiamo bene quanto decisivo sia questo confronto per i rossoneri poiché a gennaio hanno registrato un crollo verticale”.

Il Torino ha già battuto all’andata e in Coppa Italia il Milan e sarà per entrambe una partita di un peso non indifferente.

“Certamente”.

Il Torino finora ha avuto alti e bassi, si potranno ripetere anche nel girone di ritorno visto che c’è sempre qualche  infortunato e manca qualche pedina importante per la squadra?

“Mi auguro di no perché, come si è detto, questa è un’occasione più unica  che rara di ritornare nel giro europeo. Quand’anche il Torino si qualificasse alla Conference, che non è la Champions e nemmeno l’Europa League, ma è un torneo continentale e appunto consentirebbe di ritornare sulla ribalta europea e i tifosi del Toro se lo meriterebbero e sarebbe il primo passo per rilanciare la massimo livello, anche internazionale, l’immagine stessa del Toro. Abbiamo visto che cosa ha significato per la Roma la vittoria della Conference League, al di là della promozione all’Europa League, con l’entusiasmo che ha suscitato. Sono convinto che un Toro che riuscisse, finalmente, a riguadagnare una qualificazione a un torneo europeo riaccenderebbe la passione dei propri tifosi”.

E forse premetterebbe anche di distendere i rapporti tra Juric e la società verso l’arrivare al prolungamento del contratto, tenuto conto che il mister ha dichiarato di non aver mai avuto un rapporto così bello con una sua squadra?

“Queste sono parole importanti. Il vero uomo che ha cambiato il Toro e che può cambiare il Toro sempre in meglio è Juric, non ci sono dubbi. Da quando è arrivato questo allenatore ha cambiato pelle alla squadra ed è diventato il punto di riferimento assoluto dei tifosi, degli stessi giocatori e della società, e lo ha dimostrato Cairo in sede di mercato. Quindi le parole che ha pronunciato sono molto significative”.

Lei le ha interpretate come una distensione?

“Secondo me, sì. Poi, come sempre, saranno i risultati e le risposte del campo a fare la differenza, però sono parole importanti, significative quelle che ha speso, pronunciate da un signore come Juric che ama dire quello che pensa e pensando a quello che dice sempre”.