
Per Israel accordo su tutto, ma prima le cessioni
Nel mercato del Torino è sempre stata buona norma cedere prima di acquistare. E' così da vent'anni e nell'unico, o quasi, caso in cui è accaduto il contrario, la società granata si è ritrovata alla fine con l'amaro in bocca. Non tanto per l'acquisto di Cesare Casadei, pilastro dell'Under 21 e futuro nazionale azzurro (possibile futura plusvalenza), quanto per la mancata cessione di Ivan Ilic, quando ormai tutto pareva fatto per il suo passaggio allo Spartak Mosca, che avrebbe fruttato all'incirca venti milioni di euro bonus compresi.
Dai cinque milioni di saldo in positivo, Cairo si è ritrovato a pagare completamente il cartellino dell'ex Chelsea (ed è forse il motivo per cui non è stato esercitato il riscatto di Elmas). Saldo che visto quanto accaduto in estate sarebbe comunque stato estremamente positivo, ma tant'è. Motivo per cui è facile pensare che per investire i quattro o cinque milioni di euro richiesti per il cartellino dell'estremo difensore dello Sporting Lisbona Franco Israel, la società cercherà prima di piazzare Vanja Milinkovic-Savic al Napoli.






