
Torino, Nkounkou: "Sono in un top club. Ancelotti mi ha chiamato: è il miglior allenatore"
Il difensore del Torino, Niels Nkounkou, ha rilasciato un'intervista a Torino Channel nella quale ha parlato di diversi argomenti, dopo le prime settimane trascorse in granata dall'arrivo in prestito dall'Eintracht Francoforte.
Com’è stato l’impatto con il Toro?
“Prima sensazione positiva, il Toro è una grande squadra in Italia. È un club al top, la prima sensazione è stata buona. Qui in Italia c’è molta più tattica, è diverso dagli altri, è un buon campionato. Spero di fare una grande stagione. Questo campionato può aiutarmi molto a migliorare in fase difensiva, devo migliorare molto. Voglio diventare un buon difendere”
Quando ha iniziato a giocare a calcio?
“Mio papà è stato allenatore e mio fratello ha giocato a calcio, ho seguito la tradizione. Mio papà mi ha messo in difesa a 12 anni, disse al mio mister che voleva che imparassi a difendere. Cerco di dare sempre il meglio, è la posizione migliore dove posso giocare. Ecco perché ringrazio mio padre, ha avuto questa intuizione. E ora sono felice. C’è un’iniziativa della quale vado orgoglioso…”
Quale?
“Ho portato i ragazzi del mio club, il Cergy-Pontoise, a Francoforte, e ho permesso loro di fare questa grande esperienza. Hanno avuto la possibilità di conoscere calciatori professionisti. Erano molto felici di questa cosa, ho permesso loro di vivere un sogno: se qualcuno lo avesse fatto per me, gli sarei stato grato per tutta la vita. E ora posso farlo al Toro, perché no? Possiamo organizzarlo”.
Cos’è il calcio per Nkounkou?
“Il calcio mi ha aiutato a crescere e maturare, bisogna essere sempre concentrati anche nella vita. Cerco di essere una brava persona dentro e fuori dal campo. Quando ho iniziato a giocare, il mio sogno era diventare un calciatore. Non avevo altra scelta, solo il calcio”.
E sulla carriera?
“Al Marsiglia è stata la mia prima occasione da professionista. Ho continuato a sognare perché avevo tanti compagni come campioni, ho inseguito il mio sogno e ascoltavo il mister ogni giorno. Al Velodrome era incredibile anche solo scaldarsi. La qualificazione alla champions è stata bellissima, lo stadio era incredibile fin dal riscaldamento. Al Saint Etienne ho vissuto la migliore della mia carriera, avevo la fiducia del mio allenatore. Feci una bella annata. Non era facile lasciare la Francia, ma ho cercato di fare del meglio: sono passato dalla Ligue 2 alla Bundesliga, non era facile ma ci sono riuscito perché ho creduto in me stesso”.
Ha un rapporto particolare con Ancelotti…
“Ancelotti mi ha chiamato dopo la mia stagione al Marsiglia, è il miglior allenatore. Abbiamo provato tante situazioni, tanti cross. Mi ha detto che ho un buon sinistro, devo ancora migliorare: facevamo sessioni di cross di almeno 15 minuti al giorno”
Quali sono altri curiosità su Nkounkou?
“Il mio modello è Marcelo, è il migliore al mondo. Mi alleno anche con un personal trainer, ogni momento in cui posso, per perfezionarmi. Gioco alla play, guardo film e mi rilasso a casa. In questa stagione devo continuare a lavorare, chissà cosa succederà. Faccio del mio meglio”.
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