
Ilic, l'eterno incompiuto? Cavagnis:"Io ci punterei ancora, meglio in posizione più avanzata"
A 24 anni Ivan Ilic, ex Stella Rossa e Man City, non ha ancora raggiunto la piena maturità calcistica, o meglio non ha messo totalmente a frutto l'enorme talento naturale. Nelle ultime due sessioni di mercato è stato al centro di mille voci di mercato, poi alla fine è ancora nella rosa del Toro. Ogni allenatore, passato per il Grande Torino, ha provato a recuperarlo, ad affidargli le chiavi della squadra, ma le prestazioni sono state spesso altalenanti, troppo. Il mercato di Cairo e Vagnati ha portato Casadei e Anjorin, ma per tanti motivi il serbo potrebbe ancora recitare un ruolo da protagonista nella formazione di Baroni, ma deve fare un salto di qualità. Ci riuscirà o resterà l'eterno incompiuto da cedere a gennaio?
Ai microfoni di Torinogranata.it le parole di Alberto Cavagnis, direttore sportivo, ex osservatore dell'Udinese e grande esperto di calcio balcanico: "Ha grandissime qualità, ma nel calcio di oggi nessuno ti aspetta. Oltre alla qualità deve mettere anche intensità. È arrivato ad una fase della carriera in cui deve dimostrare di essere determinante. Io penso che il Torino debba insistere su questo ragazzo, perché anche in prospettiva potrebbe essere importante. Bisogna capire se sta bene in questo ambiente o deve cambiare. Davanti a giocatori con queste qualità bisogna fare di tutto per capire se un percorso tecnico può continuare o si deve interrompere. La sua involuzione è legata ad aspetti caratteriali, può sembrare indisponente. In Serie A serve intensità, determinazione e capacità di incidere. Per come vuole giocare Baroni il Toro potrebbe aspettarlo ancora. Cambio di ruolo? Io lo vedrei più sulla trequarti che in mediana, potrebbe essere più determinante"





