Menu Serie ASerie BSerie CCalcio EsteroFormazioniCalendari
Eventi LiveCalciomercato H24MobileNetworkRedazioneContatti
Canali Serie A atalantabolognacagliariempolifiorentinafrosinonegenoahellas veronainterjuventuslazioleccemilanmonzanapoliromasalernitanasassuolotorinoudinese
Canali altre squadre ascoliavellinobaribeneventobresciacasertanacesenalatinalivornonocerinapalermoparmaperugiapescarapordenonepotenzaregginasampdoriaternanaturrisvenezia
Altri canali serie bserie cchampions leaguefantacalcionazionalipodcaststatistichestazione di sosta
tmw / torino / Serie A
TMW RADIO - Branchini: "Gli agenti non sono il male. Regolamento FIFA? Non sarà mai in vigore"TUTTO mercato WEB
martedì 7 marzo 2023, 16:59Serie A
di TMWRadio Redazione

TMW RADIO - Branchini: "Gli agenti non sono il male. Regolamento FIFA? Non sarà mai in vigore"

La voce dell agente, ospiti : Giulio Dini e Giovanni Branchini, A Maracana con Marco Piccari
00:00
/
00:00
Nel primo appuntamento a TMW Radio con la rubrica "La Voce dell'Agente" in collaborazione con A.I.A.C.S. – Associazione Italiana Agenti Calciatori e Società, è intervenuto il procuratore e presidente dell'associazione Giovanni Branchini.

Da qualche anno il pensiero comune è che gli agenti manovrino a loro piacimento il calcio, solo per guadagnare denaro. Come se lo spiega?
"Chi potrebbe commentare e analizzare queste boutade non lo ha mai fatto. Anche la stampa è accondiscendente. Quando parliamo noi ci danno ragione, quando ci sono degli sfoghi dei presidenti fanno altrettanto e non c'è la giusta ricerca di una verità che magari è nel mezzo ma a volte no. Nell'ennesima boutade di ADL su Raiola, ammesso che facesse richieste di milioni di euro, la prima cosa che dovrebbe fare un presidente è interrogare i suoi colleghi e capire se le pagano certe cifre agli agenti. Noi come agenti non abbiamo come abitudine questo tariffario e se accadono cose simili sarebbe da capire il perché e affrontarlo. Da quando la nostra figura esiste siamo diventati il grande paravento dietro il quale nascondere tutti i cattivi funzionamento di un sistema che ha problemi ben più seri che il comportamento degli agenti. Non sono gli agenti che hanno deciso una ventina di anni fa di annichilire la figura del ds, sono stati loro. Non siamo noi agenti che abbiamo ridotto al lumicino l'importanza dei ds, che erano una componente importantissima del sistema. Se i presidenti ritenessero veramente la componente agenti così deleteria, penso che tutti si riunirebbero per discutere e arrestare il fenomeno. Noi come AIACS siamo stati i primi al mondo a introdurre un regolamento, non siam ormai stati convocati dalla Lega per discutere di certi argomenti. Perché non siamo mai stati chiamati se siamo il male?".

L'agente sta diventando anche uno scout oggi. Che ne pensa?
"E' davanti agli occhi di tutti che i club negli ultimi 15 anni hanno aumentato la collaborazione e la consultazione degli agenti, che di fatto sono un supporto delle esigenze di un club. Probabilmente siamo diventati esosi perché forniscono un servizio utile alle socirtà. Che le società possano tornare a svolgere alcune mansioni è logico, ma non siamo stati noi a imporre questo nuovo stile di lavoro. Noi abbiamo solo fornito le nostre conoscenze, il know how per assistere i club".

Cosa cambierà con il nuovo regolamento della FIFA?
"Innanzitutto dobbiamo ricordarci che l'Italia, come la Francia, ha una legge che regola la professione degli agenti. C'è qualcosa che ci protegge anche dagli attentati che riceviamo da UEFA e FIFA. Quasi 5 anni fa la FIFA ha annunciato la creazione di una task force per rivedere il sistema dei trasferimenti, comprese le attività degli agenti. FIFA che disse che poteva essere agente chiunque vivesse, con una deregulation folle. Quella norma venne decisa all'unanimità tra l'altro. Detto questo, quando c'è stato l'annuncio di questa task force siamo stati tutti contenti, perché noi agenti siamo i primi consapevoli che il mercato necessita di nuove regole, equilibri. Ci sono tante cose che andrebbero discusse e risolte. Il problema è che chi governa il calcio di fatto fa l'organizzatore di manifestazioni sportive ma non spende energie e denaro per guardare ad altri aspetti che stanno minando la qualità del sistema calcio. Speravamo si lavorasse a dei correttivi ma in realtà era un teatrino per calmierare e ridurre i costi. La FIFA ha proposto un regolamento in cui c'è un tetto per il compenso degli agenti, che diverrebbero l'unica categoria nel calcio con un limite ai compensi. Capisco che si possa prendere in considerazione questa idea, ma deve essere una valutazione generale e non che coinvolge solo una fetta del sistema. Noi siamo convinti che questo regolamento non verrà mai applicato. Ci sono già azioni legali che vogliono fermarlo, innanzitutto per un vizio di forma e poi perché ci sono mille incongruenze al suo interno".


Quale il fine ultimo della FIFA?
"Ha un impatto demagogico forte. La figura dell'agente è passata da una grande popolarità a una negativa. L'idea di moralizzare e contenere i compensi degli agenti è un motivo per appuntarsi una medaglia sul petto, senza ricordare tutte le altre problematiche che affliggono il nostro mondo e non vengono toccate. Credo che tutto sia migliorabile, ma il problema che non nascono talenti dipende da altro ed è questo il primo problema. Servono calendari meno fitti, più riposo per recuperare, invece non si pensa a questo anzi si aumentano eventi inutili".

C'è un rischio per i calciatori minori di non essere assistiti?
"Il problema è che questo non viene spiegato al pubblico. Quando pensano agli agenti, pensano a quei 7-8 che nel mondo del calcio hanno costruito mega-agenzie e sono molto dentro il mercato. ma quello non è il mondo degli agenti, è la punta dell'iceberg. Se il regolamento FIFA fosse applicato ucciderebbe le realtà medio-piccole che vanno protette di più. Tutti quelli che hanno solo 7-8 agenti e assistono i prodotti locali non potrebbero più svolgere la loro professione. Si creerebbe un movimento che andrà contro quello che dovremmo ottenere, ossia la massima trasparenza". 

Sono previste penali per chi cambia agente. Che succederà?
"Non ho mai messo penali su un contratto di un calciatore. Una norma del genere va contro la logica e sarebbe un'ulteriore norma che dimostra che chi ha scritto queste regole non ha la minima conoscenza di quello che accade in questo mondo. Gli agenti sono a favore di un tavolo comune dove si voglia migliorare e fare sacrifici, ma perché servano realmente a qualcosa".