Udinese, Marino: "Il ritorno di Sanchez non è operazione di marketing, può dare tanto"
L'ex allenatore dell'Udinese Pasquale Marino ha parlato ai microfoni di TV12 del ritorno in Friuli di Sanchez e Inler, due giocatori arrivati sotto la sua gestione. Queste le sue parole.
Ha fatto crescere tanti giovani:
"Quello che mi sorprendeva di questi ragazzi, quando ripenso a Sanchez, Asamoah o Isla, è la personalità, come approcciavano le partite. Per loro era uguale giocare in stadi da 10 mila o 60 mila tifosi, affrontavano tutte le partite con naturalezza straordinaria. Nel momento di difficoltà nostro, nel secondo anno, per un periodo sono stati bravi e dopo la crisi di risultati nel girone di ritorno sono stati protagonisti della rinascita".
Il ritorno di Sanchez come lo vede:
"Sono felice, perché quando alleni una squadra per tanti anni importanti poi resti tifosi. So quanto è voluto bene dalla piazza Sanchez, so che questa non è un'operazione di marketing ma è una scelta tecnica, si vede che è ancora innamorato del calcio, la voglia che ha di essere ancora trascinatore. Farà bene e aiuterà gli altri a crescere".
E' tornato anche Inler:
"Gli ho scritto un messaggio e mi ha risposto subito facendomi anche molto ridere, gli facevo delle battute quando arrivò a Udine aveva una macchina sportiva che quando arrivava allo stadio faceva un rumore tale che si sentiva a chilometri di distanza, gli dicevo di tornare a casa presto altrimenti svegliava tutto il palazzo. Quando mi ha risposto se ne è ricordato mi ha detto di essere tornato senza quella macchina (ride ndr). La serietà che ha sempre messo in campo la saprà trasmettere ai ragazzi che sono a Udine, è una scelta lungimirante, con loro ho vissuto momenti che non potrò mai dimenticare sotto la mia gestione".
Sanchez in una gara con il Palermo dominata e persa sotto la sua gestione mostrò già grandi colpi di talento:
"Il portiere del Palermo prese l'impossibile, ricordo quella gara come fosse ieri. Mi ripeto, è un acquisto importante, darà entusiasmo nell'ambiente e nello spogliatoio".
L'anno scorso l'Udinese ha sofferto:
"C'è stata un po' di sofferenza, negli anni può capitare. Nell'ultimo periodo non è stata un'Udinese come era prima, ma per scelta fatta sul tecnico e per come dispone l'allenatore la squadra in campo penso la strada vada verso un calcio propositivo, anche la scelta di Sanchez mi sembra vada in quella direzione. Poi chiaramente se incontri avversari di livelli possono metterti sotto, ma devi avere sempre la mentalità di un gioco propositivo perché alla lunga paga".