
APU Udine, il presidente Pedone al Media Day: "La città è pronta al palcoscenico superiore"
Alessandro Pedone è intervenuto al Media Day dell'APU Old Wild West Udine dal ritiro di Malborghetto. Il presidente della squadra bianconera ha raccontato così la propria preparazione alla nuova stagione: "Sto studiando la categoria, quello che si dice di noi e i competitor: cerco di farmi un’idea, per me è una cosa nuova. La Serie A mancava a Udine da 15 anni. Al di là della sbornia per la promozione strameritata grazie a un lavoro straordinario di staff e giocatori, ora bisogna avere la testa bassa e lavorare, questo è il mantra".
Sulla costruzione del roster, Pedone ha detto: "Ogni giocatore che abbiamo è quello che volevamo, il vantaggio di aver chiuso tutto a metà aprile l’abbiamo sfruttato al massimo arrivando prima su tutte le negoziazioni. Non c’è un giocatore che non sia stato scelto cum grano salis, con attenzione dal ds e dal coach e avvallato da me. Abbiamo una serie di condimenti e qui abbiamo il cuoco: sta a lui prepararci una pietanza tanto buona quanto nelle ultime stagioni".
Il profilo ideale del giocatore cercato nell'offseason è ben definito: "Abbiamo cercato giocatori con determinate caratteristiche tecniche e morali, facendo un’attività di scouting assistiti, per poterci orientare in un mercato vastissimo come quello mondiale. Cercavamo giocatori che avessero voglia, grinta e forza per lanciare o rilanciare la propria carriera; non volevamo puntare sull'apporto di giocatori veterani della NBA o con ingaggi altissimi per poi vederli "in pantofole" a girovagare al Carnera. Ci è già capitato in A2 e non volevamo ripetere l’esperienza per poi trovarci a gestire situazioni di spogliatoio complicate".
"Abbiamo evitato un certo tipo di giocatori - continua Pedone - cercando che vogliono venire a Udine per dimostrare di meritare la Serie A, palcoscenici e ingaggi migliori. Voglio che vedano la possibilità di giocare qui nella massima serie a come un trampolino di lancio per la propria carriera".
Udine, nel corso degli anni, ha dimostrato come la squadra prevalga sul singolo: "Le squadre di Vertemati sono dei collettivi, i primi violini ci sono soltanto all'interno delle varie partite. Ci saranno comunque gerarchie, ma avremo una squadra che farà del collettivo la propria forza: una qualità già visibile dai primi allenamenti, nonostante ci manchino al momento due giocatori come Bendzius e Mekowulu. Vogliamo creare una squadra che farà dell’amalgama e del gioco collettivo la propria forza".
Gli obiettivi della squadra bianconera sono chiari: "Portare a casa più punti possibili nel minor tempo possibile per salvarci ed essere tranquilli, indipendentemente da come si gioca. Il calendario non è particolarmente favorevole: al via la partenza è da elettroshock, ma sono dell’idea che sia meglio togliere subito il dente per togliere il dolore. L’importante è mantenere la serenità e non fare psicodrammi: oggi vincere l’85% delle partite - ciò che facevamo in A2 - non sarà possibile. Non facciamo proclami adesso come non ne abbiamo fatti l’anno scorso, pur dominando".
Il presidente Pedone ha espresso soddisfazione per il grande successo della campagna abbonamenti: "Abbiamo dovuto bloccare gli abbonamenti a 3000, poche squadre hanno avuto una tale richiesta: considerati i 350 riservati agli ospiti, abbiamo tenuto 150 per i nostri tifosi. Sono sicuro che con un palazzo da 6000 posti avremmo fatto 5000 abbonati. Non posso che essere felice, in A2 dopo la Fortitudo c’eravamo noi, pur in una città 7 volte più piccola di Bologna".
Un'ultima battuta è riservata al Palasport Carnera, la casa dell'APU: "Stiamo procedendo con il progetto per il nuovo Carnera che depositeremo nelle prossime due settimane. Il tema è legato al mantenimento in esercizio del palazzetto durante i lavori. Udine è pronta per un palcoscenico superiore, nonostante ci siano meno di 100 mila abitanti e la concorrenza della Serie A del calcio".






