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Gattuso in conferenza: "I meriti me li prendo se andiamo al Mondiale, sennò andrò a vivere lontano dall'Italia"
ieri alle 23:40Primo Piano
di Alessandro Vescini
per Tuttoudinese.it

Gattuso in conferenza: "I meriti me li prendo se andiamo al Mondiale, sennò andrò a vivere lontano dall'Italia"

Al termine di Italia-Israele, terminata 3-0 con la doppietta di Retegui e la rete di Mancini, il Ct degli Azzurri Gennaro Ivan Gattuso ha parlato in conferenza commentando la prestazione dei suoi. 

In alcuni momenti ho visto una squadra che non si è vergognata di saper soffrire: 

"Quando volevamo fare blocco difensivo abbiamo cominciato a lavorare di reparto. Quando siamo andati sui riferimenti qualcosa abbiamo concesso ma lo sapevamo. La squadra mi è piaciuta molto, sono contento su questo aspetto ed è normale che dobbiamo ancora migliorare". 

Cosa l'ha soddisfatta di più di questo primo ciclo?

"Mi piace la disponibilità dei ragazzi. È una squadra che si allena sempre al top e che comincia a stare bene assieme. Voi parlate dei 16 gol ma il lavoro che stanno facendo gli attaccanti senza palla è incredibile. Corrono, vengono a legare con qualità e ci fanno sviluppare gioco. Poi c'è la mentalità, la squadra ha saputo soffrire. Abbiamo fatto tante cose buone, siamo soddisfatti ma c'è tanto da migliorare". 

La tua Italia non sottovaluterà ai playoff nessuno?

"Il calcio è cambiato, non ci possiamo permettere di sottovalutare nessuno. I giorni scorsi ho parlato con Buffon e il presidente Gravina ma per capire chi becchiamo ci voleva un ingegnere nucleare visto che i calcoli sono così complicati. Ho strappato il foglio, perché non si sottovaluta niente e veniamo da tanti anni in cui dobbiamo avere grande rispetto per tutti. Siamo quelli che si devono mettere l'elmetto per fare bene". 

Con due punti giriamo meglio:

"Lo sappiamo cosa può darci Raspadori. Avevo in testa di fare una staffetta, perché la mia preoccupazione più grande era mettere Pio Esposito dal primo minuto. Raspadori è un 10, un sottopunta mentre l'altro è più simile a Kean. Jack ha fatto bene comunque". 

Chi vorresti vedere di quelli che hanno giocato meno?

"Anche per vedere a che livello siamo è necessario dare a chi merita una possibilità. Gireremo tanto in questo mese e vale sempre lo stesso principio: chi dimostra di fare bene ha le porte della Nazionale aperte". 

Chi c'era allo stadio ha dimostrato di voler bene alla Nazionale:

"I dieci mila di oggi valgono come 30/40 mila. Solo chi ha passione ha fatto quello che abbiamo sentito oggi allo stadio, ma non dimentico nemmeno i 6.5 milioni e mezzo di persone che ci stanno seguendo ogni partita. Si percepisce che la gente vuole vedere l'italia ai Mondiali e vogliamo far di tutto per riuscirci. Non sarà facile ma ci proviamo". 

Quanta voglia c'è nello spogliatoio di dimostrare alla Norvegia il nostro valore?

"I giocatori lo sanno ma per diventare squadra bisogna saper stare bene assieme e ogni tanto dire qualche parola scomoda. Dire frasi accomodanti non serve, prima gli ho fatto i complimenti dicendo loro di risposarsi ma mi sono corretto subito perché poi giocano con i rispettivi club. La gara con la Norvegia è importante ma dobbiamo stare attenti per evitare squalifiche o diffide".

Dopo 4 gare ti aspettavi questi risultati?

"I meriti me li prenderò se riuscirò a centrare l'obiettivo, sennò andrò a vivere lontano dall'Italia. La consapevolezza è quella. Ieri ho detto che è un sogno e ringrazio chi ha creduto in me. C'erano candidati più qualificati di me ma ho preso la loro decisione come un peso, so quello che devo fare ma non pensavo di riuscire a portare la squadra sedici volte al gol. Siamo riusciti a creare un gruppo e una squadra che sta bene in campo". 

Tre cose che bisogna cambiare per raggiungere questo obiettivo Mondiale?

"Ho la sensazione che la mia squadra ogni volta che subisce qualcosa si impaurisce. Vedendo partite non ci sono più squadre che comandano il gioco e non subiscono niente, Fa parte del gioco e non ci dobbiamo far venire il braccino lavorando sotto questo aspetto mentale. Dobbiamo continuare su questo percorso qua". 

C'è un sollievo adesso che si può pensare solo al campo?

"Non è stato facile oggi, sia per voi che per noi. Voglio ringraziare le forse dell'Ordine per il lavoro che hanno fatto in questi giorni. Esprimo grande solidarietà per la giornalista rimasta ferita. Non è stata una partita facile. Era meglio giocarla con 25 mila persone in un clima di festa e questa assenza l'abbiamo sentita. Speriamo che nel futuro ci sia più tranquillità". 

Israele può fare il salto di qualità?

"Nel 2008 Israele era 15° nel ranking mondiale. Avete giocatori di qualità, fate un calcio propositivo e giocare contro di voi non è mai stato facile".