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...con Luciano Moggi
“Juve, da uno che non ha mai giocato ad un campione: Pirlo può fare bene. Sarri, esonero giusto: lo sapeva già prima della Champions. Inter, Conte resta. Allegri, Barça o PSG”
La Juventus cambia. Da Maurizio Sarri ad Andrea Pirlo. “Pirlo è stato un campione, è una figura carismatica anche nei confronti dei giocatori. Si passa dalla teoria di uno che non ha mai giocato a calcio a un campione”, dice l’ex dg bianconero Luciano Moggi a TuttoMercatoWeb.com.
Direttore, Sarri non l’ha mai convinta...
“Ho sempre detto che non mi piaceva come allenatore. Prenderlo è stato un errore. Quando si prende un allenatore bisogna conoscerne le caratteristiche”.
L’esonero è una conseguenza dell’eliminazione dalla Champions.
“No. Sapeva già prima della partita contro il Lione di essere fuori. Ogni società fa i suoi programmi e le sue riflessioni. Le riflessioni si fanno quando si vince, in quei momenti si è più lucidi”.
Cosa ha sbagliato Sarri?
“Il gioco è peggiorato, la difesa è diventata la quinta del campionato e il reparto offensivo è stato il terzo nonostante Cristiano Ronaldo e Dybala”.
Gli errori principali?
“Tutte le società quando finisce l’attività fanno l’esame di quanto accaduto durante l’anno. La Juve ha analizzato tutto dopo aver vinto il campionato. Qualche intervista ha lasciato a desiderare, non è un allenatore che andava bene per la Juve. E l’esonero è la soluzione migliore”.
Pirlo è una scommessa.
“Può essere una scommessa coraggiosa. Ma le scommesse se sono supportate dalla società diventano positive”.
E lo sfogo di Conte?
“Ogni tanto si lascia andare, è tipico che quando le cose non vanno da la colpa a qualcuno. Ma è un ragazzo intelligente ed è tra i migliori allenatori. Lo perdonano perché è anche simpatico. Rimarrà...”.
Dove vede Allegri il prossimo anno?
“Andrà all’estero. PSG oppure Barça”.
Direttore, Sarri non l’ha mai convinta...
“Ho sempre detto che non mi piaceva come allenatore. Prenderlo è stato un errore. Quando si prende un allenatore bisogna conoscerne le caratteristiche”.
L’esonero è una conseguenza dell’eliminazione dalla Champions.
“No. Sapeva già prima della partita contro il Lione di essere fuori. Ogni società fa i suoi programmi e le sue riflessioni. Le riflessioni si fanno quando si vince, in quei momenti si è più lucidi”.
Cosa ha sbagliato Sarri?
“Il gioco è peggiorato, la difesa è diventata la quinta del campionato e il reparto offensivo è stato il terzo nonostante Cristiano Ronaldo e Dybala”.
Gli errori principali?
“Tutte le società quando finisce l’attività fanno l’esame di quanto accaduto durante l’anno. La Juve ha analizzato tutto dopo aver vinto il campionato. Qualche intervista ha lasciato a desiderare, non è un allenatore che andava bene per la Juve. E l’esonero è la soluzione migliore”.
Pirlo è una scommessa.
“Può essere una scommessa coraggiosa. Ma le scommesse se sono supportate dalla società diventano positive”.
E lo sfogo di Conte?
“Ogni tanto si lascia andare, è tipico che quando le cose non vanno da la colpa a qualcuno. Ma è un ragazzo intelligente ed è tra i migliori allenatori. Lo perdonano perché è anche simpatico. Rimarrà...”.
Dove vede Allegri il prossimo anno?
“Andrà all’estero. PSG oppure Barça”.
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