
Udinese, Buksa: "Runjaic importante per la scelta, mi piace stare in area ma mi adeguo"
13:50 - Tempo di presentazioni in casa Udinese. Adam Buksa, arrivato dal Midtjylland, rilascerà le sue prime dichiarazioni in conferenza stampa. Segui la diretta testuale su TuttoMercatoWeb.com.
14.37 - Inizia la conferenza stampa.
Prende la parola il dg Collavino:
"Adam è con noi già da qualche settimana. È un profilo di grande esperienza internazionale, ha giocato anche diverse competizioni tra cui l'Europeo. Ha dimostrato di saper fare gol ovunque ed è quel profilo di giocatore che per solidità e capacità ci aveva chiesto Runjaic, avendoci già lavorato con lui. Con Buksa, Bayo, Zaniolo e Gueye e con i giocatori rimasti abbiamo davvero un attacco versatile".
Il microfono passa al dt Inler:
"Un paio di anni fa giocava in Turchia quindi ci siamo affrontati, il mister lo ha voluto fortemente. È un ragazzo che dà l'anima per la squadra. È un leader che ci può aiutare tantissimo anche dentro lo spogliatoio. Da parte mia un grande in bocca al lupo".
Hai già giocato due spezzoni:
"Le prime due settimane sono state difficili perché mi sono dovuto adattare subito, pretendo chiaramente di più da me stesso ma in queste due gare il risultato è stato buono e siamo già in una buona posizione. La Serie A è un campionato difficile per gli attaccanti, ci sono tanti duelli con difensori forti, qui le difese sono forti. Abbiamo la fortuna di avere attaccanti forti in squadra e l'inizio è stato buono, c'è però ancora molto in futuro che possiamo fare".
Runjaic ti ha voluto fortemente:
"Sì abbiamo lavorato già insieme, la mia carriera è partita sotto la sua guida, lui è uno dei motivi per cui sono qui, con lui ho cominciato a fare bene giocando ad alto livello. In Polonia ha creduto subito in me, non aveva molta esperienza prima di arrivare al Pogon ma ha visto in me delle qualità e mi hanno detto di seguirlo perchè poteva migliorarmi. Ha mostrato pazienza, pretendendo però anche molto, se non pretendi non fai progressi. Le sue esigenze portano a risultati, ogni giocatore in squadra sa che grazie a lui si possono fare risultati. Il suo ruolo nel convincermi a venire all'Udinese è stato fondamentale, sono contento di ritrovarlo".
Hai già assaggiato l'Italia a Novara, tuo fratello ti ha raccontato qualcosa della Serie A?
"La prima volta che mi sono trasferito in Italia erano 12 anni fa, ero ovviamente un uomo e un giocatore diverso a Novara. Ora vengo qui con la mia esperienza, un giocatore diverso, un uomo diverso e anche uno stile di gioco diverso. Arrivo da attaccante vero, a Novara ero più un falso nueve, all'epoca avevo anche già imparato un po' di italiano quindi penso che tra qualche mese riuscirò a parlarlo di nuovo. Mio fratello mi ha raccontato belle cose di questo campionato, però guardavo già la Serie A da giovane, so che è una sfida. Sono attaccante, devo fare gol e assist, nelle prime due gare eravamo in vantaggio quindi ho dovuto lavorare molto anche in difesa, devo ancora mostrare tanto".
Il tuo esordio con l'Inter, che emozioni hai provato?
"Si sogna sempre di giocare in stadi come San Siro, non potevo chiedere di meglio come esordio in Serie A, abbiamo anche vinto ed è stato quindi tutto speciale. Vogliamo crescere come squadra, posso dire che il sogno si è avverato, siamo però già concentrati sulla prossima gara perché non vogliamo che sia solo un caso".
Contro l'Inter avete già dimostrato carattere:
"C'è una buona mentalità, quando stai difendendo il 2-1 c'è bisogno di leadership e abbiamo dimostrato di avere giocatori in grado di prendersi responsabilità, ho vissuto tanti spogliatoi e questo dell'Udinese è uno dei migliori che ho conosciuto, non abbiamo avuto molto tempo per conoscerci ma l'accoglienza è stata positiva".
TMW - Runjaic ti ha voluto, così come ha portato Karlstrom e Piotrowski che hanno già giocato in Polonia, quanto aiuta nell'inserirsi avere uno zoccolo del genere?
"Sicuramente aiuta, non conoscevo personalmente Karlstrom ma avendo giocato in Polonia avevamo tante cose da dirci, Piotrowski è un amico, eravamo in contatto già prima che arrivasse, quando è arrivato gli ho chiesto informazioni e mi ha detto cose subito ottime, non ho avuto dubbi nella scelta della squadra quindi. Conoscere qualcuno e avere argomenti di cui parlare sicuramente aiuta a inserirsi velocemente, ma tutti qui vogliono dare una mano e c'è una bella atmosfera".
Prima punta ma in carriera hai coperto più ruoli:
"In carriera mi sono adeguato alle necessità e alle richieste dei mister, contro Inter e Pisa sono subentrato con gli avversari che avevano molto possesso palla, sono subentrato con il compito di vincere i duelli aerei e cercare di tenere su la squadra, se possibile segnare. Mi sento a mio agio in area quando posso ricevere cross dai lati o dalle retrovie, mi piace attaccare la porta. Sono flessibile, mi adeguo alle esigenze, dipende dall'avversario e dalla partita".
Ti trovi meglio insieme a un'altra punta o a un 10?
"Dipende dalla partita e dagli avversari, io sono flessibile, non ho ancora avuto modo di giocare in coppia con Davis, è un grande numero 9. Ieri ho giocato con Zaniolo che è arrivato da poco e non abbiamo avuto tempo di allenarci insieme, sono positivo per come sono andate le cose ieri con il Pisa, quando giochi con altri attaccanti bisogna muoversi molto, giocando con un 10 invece viene più incontro lui e vai più in profondità, ma posso adattarmi".
Conoscevi già qualcosa dell'Udinese?
"Nel mondo tutti conoscono l'Udinese, ci sono stati tanti giocatori polacchi che sono passati qui. Ho parlato con Zielinski in nazionale e mi ha detto tante belle cose, mi ha confermato che mi trovo nel posto giusto per la mia carriera. Non c'è stato molto tempo per esplorare molto la storia della società, io e mia moglie ci troviamo già molto bene in questa città, stiamo ancora cercando casa, ma è bello girare per Udine. La cosa più importante per me è il campo, poi essere a proprio agio sicuramente aiuta, Udine è una città di quel tipo, non vedo l'ora di giocare la prossima gara".
15.02 - Finisce la conferenza stampa.
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