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Pep Guardiola, genio e rivoluzionario della panchina con la bacheca piena di trofei
Josep Guardiola, per tutti Pep, da giocatore decisivo ad allenatore super vincente. Catalano di Santpedor, Guardiola deve la sua fortuna, tanto da calciatore quanto da tecnico, al Barcellona. Nei blaugrana ha giocato per 17 anni giovanili comprese, prima di passare nel 2001 al Brescia. In Italia resterà meno di tre anni, dividendosi fra Rondinelle e Roma, prima di tirare gli ultimi calci fra Doha e Messico. L'anno successivo il ritiro, l'inizio di un'avventura ancora più sorprendente di quella da calciatore. Le giovanili del Barça, prima del passaggio in prima squadra nel 2008. E' il via al Guardiolismo, quel gioco tanto riconoscibile quanto spettacolare, se applicato al massimo della sua forma. Al Camp Nou ci è riuscito e ha segnato la storia, all'Allianz Arena solo in parte.
Poi la sfida col calcio inglese a cominciare dal 2016 e i primi problemi dopo un avvio scoppiettante fatto di 8 vittorie filate. La concorrenza Oltremanica si dimostra spietata e il suo City ha faticato non poco a trovare il giusto equilibrio, tanto da non vincere alcun trofeo per la prima volta in carriera al primo anno. La stagione successiva ecco la prima Premier League e la Coppa di Lega, con il seguente successo anche nella Community Shield. Nel 2019 altra Premier in bacheca, oltre a Coppa di Lega, FA Cup e Community Shield, fino ai successi più recenti e al faraonico rinnovo di contratto. Il suo palmares è a dir poco sbalorditivo: da giocatore, 6 campionati spagnoli, 2 Coppe di Spagna, 4 Supercoppa, una Coppa dei Campioni, due Supercoppa UEFA, una Coppa delle Coppe e un oro Olimpico. Da allenatore, 3 campionati spagnoli, due Coppe di Spagna, tre Supercoppa di Spagna, tre Campionati tedeschi, due Coppe di Germania, quattro Premier League, 4 Coppe di Lega inglese, una FA Cup, due Community Shield, due Champions League, tre Supercoppa UEFA e tre Mondiali per Club.
Oggi uno dei tecnici più rivoluzionari di sempre compie 52 anni.
Sono nati oggi anche Ivan Zamorano, Salvatore Fresi, Bogdan Lobont, Riccardo Montolivo, Senad Lulic e Francesco Bardi.
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18 Gennaio 1971: Josep Guardiola
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