Nessuna appropriazione indebita. Confermata in appello l'assoluzione dell'ex compagna di Allegri

Claudia Ughi, ex compagna dell'allenatore della Juventus Massimiliano Allegri, è stata assolta dall'accusa di appropriazione indebita, nata da una querela dello stesso tecnico. Lo ha deciso la Corte di Appello di Torino - si legge su gazzetta.it -, confermando l'assoluzione ("perché il fatto non sussiste") già arrivata in primo grado per la donna, difesa dagli avvocati Davide Steccanella e Paolo Davico Bonino.
Le accuse. Allegri accusava la donna di aver utilizzato il denaro del mantenimento del figlio rimasto a vivere con la madre - 10mila euro al mese la cifra pattuita nel 2017 - anche per spese proprie e per la retta universitaria dell'altra figlia della signora Ughi, nata da un'altra relazione. In occasione della denuncia - si legge sempre su gazzetta.it - la Guardia di Finanza aveva quantificato in 210mila euro le presunte spese indebite su un totale di 600mila percepiti. Spese legittimamente, dicono adesso due gradi di giudizio.
