Pastore: “PSG-Inter sarà una finale serrata. Luis Enrique ha dato un’identità”

Javier Pastore, ex stella del Palermo e per anni protagonista con la maglia del Paris Saint-Germain, ha rilasciato un’intervista ad AS in vista della finale di Champions League, in cui il club francese affronterà l’Inter.
L’argentino si aspetta una sfida di altissimo livello: “Sarà molto dura. Entrambe le squadre sono in grande forma: il PSG arriva dopo un anno eccellente, ricco di cambiamenti e giovani talenti, con un allenatore che è riuscito a creare un lavoro collettivo solido sia in fase difensiva che offensiva; l’Inter, invece, gioca da anni ad altissimo livello, dimostrando costantemente di essere competitiva in Champions League. Sarà una finale bellissima e intensa”, ha dichiarato.
Pastore ha poi sottolineato quanto il PSG sia cambiato rispetto alle stagioni precedenti: “Hanno cambiato completamente rosa. Si sono separati da alcuni dei migliori giocatori al mondo, dai grandi nomi: Messi, Mbappé, Neymar, Verratti… tutti elementi incredibilmente importanti sia in campo che nello spogliatoio. E li hanno sostituiti con una squadra molto più giovane e talentuosa. Hanno alcuni dei migliori giovani al mondo, insieme al Barcellona. Per livello tecnico, tattico e fisico, sembrano avere 27 o 28 anni. È cambiata la squadra e anche lo stile di gioco. Ora è tutto più collettivo, c’è maggiore impegno difensivo rispetto agli anni scorsi, anche rispetto a quando giocavo io”.
Inevitabile un commento su Luis Enrique, bersaglio di critiche a inizio stagione ma oggi riconosciuto come uno degli artefici principali della crescita del PSG: “Nel calcio, soprattutto oggi, le critiche sono spesso eccessive. Non solo per lui, per chiunque. Ma con il duro lavoro, restando in silenzio, facendo quello che sa fare meglio, costruendo una squadra e lavorando in allenamento, Luis Enrique è riuscito a trasformare le critiche in elogi. Se oggi questo PSG funziona, gran parte del merito è nel DNA di Luis Enrique. Bisogna togliersi il cappello davanti a lui”.
