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Piccari: "Mourinho-Sarri; a Voi il Derby!"

Piccari: "Mourinho-Sarri; a Voi il Derby!"TUTTO mercato WEB
domenica 6 novembre 2022, 12:35Altre Notizie
di Redazione TMW
fonte MARCO PICCCARI per tmwradio.com

Roma - Lazio sfida sempre carica di emozione, ma questo derby è ormai il confronto Mourinho - Sarri, quando gli allenatori sono forti prevalgono anche sulle squadre e loro due hanno tutto per superare anche i club. Mou e Mau conquistano, dividono sono diretti e con la polemica sempre pronta: allenatori totalizzanti. A poche ore dal derby di Roma proviamo a vedere alcune differenze e similitudini dei due tecnici.
Partiamo da Josè Mourinho, lui è un conquistatore basta vederlo in faccia e subito rimani rapito. La sua carica ti entra dentro e ti avvolge, con lui vicino i giocatori sembrano sentirsi protetti e pronti ad affrontare ogni battaglia.
Josè trasmette carica, il portoghese potrebbe esaltare anche una pecora e farla sentire pronta ad affrontare un lupo. Con Mou la personalità cresce sempre, un giocatore normale diventa un buon giocatore pronto a sfidare anche i più forti, questo grazie a Josè capace di entrare dentro la testa dei suoi ragazzi. Lui li martella, li colpisce, li critica ma poi è il primo a difenderli davanti a tutti vedi Vina in Europa League. I tifosi lo amano, in lui vedono il condottiero e lui da gran furbo sa dove colpire. Amorevolmente ruffiano.

Sarri è un uomo semplice; tuta, sigaretta e campo, tanto campo forse alcune volte troppo. Le sue squadre, dove ha potuto lavorare con il supporto del club, hanno sempre espresso gran calcio. Tanta tattica e crescita dei singoli: il suo marchio. A prescindere dai nomi il suo calcio ha sempre rapito, un calcio di addestramento e soluzioni per provare a vincere e piacere tanto. Si perché vincere non è facile ma se giochi bene il calcio rimane oltre il risultato. Vedi il suo Napoli, una meraviglia che, nonostante la mancata vittoria finale, perdura nel tempo. Alla Lazio dopo un primo anno di semina ora sta mostrando la sua idea; possesso palla, pressing, squadra corta e palleggio veloce a Bergamo ad esempio ha dipinto calcio. Una grande bellezza che ti entra nel cuore. Anche lui rapisce i tifosi per il suo sarrismo e anche per quella dose di ruffianeria che conquista sempre.
A comunicare con la squadra Mou è avanti non a caso è Special. Lui è il migliore motivatore nel calcio, ha vinto tanto e non è un caso che le sue parole nel gruppo hanno sempre avuto un peso enorme. Molti calciatori, grazie ai suoi stimoli, hanno reso il doppio.
Sul gioco invece Sarri non teme il confronto con Josè. Il calcio del portoghese dopo il Porto è stato sempre un affidarsi ai singoli, palla avanti e vediamo che succede e in alcuni casi tutti dentro gli attaccanti per cercare il gol. Un calcio vecchia maniera ispirato al carattere e alla grinta. Una concretezza che vince e può piacere. Sarri invece è colui che ricerca sempre il calcio, le soluzioni e i movimenti. Tanto lavoro sul campo a prescindere dagli interpreti, lui richiede dedizione, esercizi continui per giocare a memoria. Il suo gioco per molti è un piacere da vedere

Mou invece è nettamente superiore nel motivare i calciatore e nella gestione della rosa con un'attenzione ai giovani, i suoi messaggi sono sempre diretti a far crescere la personalità dei giocatori. Sarri invece è troppo metodico e quando non riesce a sviluppare il suo lavoro settimanale sembra andare in difficoltà comunicando messaggi poco incisivi. Il non all'altezza di due competizioni di alto livello, per spiegare l'eliminazione dall'Europa League, serve solo a creare alibi ai giocatori. Gestione della rosa e comunicazione sono i limiti del comandante.
I due sono anche molto simili nella ricerca della polemica.

Il campo e gli arbitri i loro bersagli. Mou ci ha costruito un personaggio sui direttori di gara. Gli attacchi sono ormai un leitmotiv quando riceve un episodio contro, mentre quando è a favore sorvola senza dire nulla; pensate per un attimo che cosa sarebbe potuto succedere se in Europa League il gol annullato ai bulgari, fosse stato tolto a lui e alla Roma, avremmo visto uno show in campo e fuori destinato a durare nel tempo modello manette. Anche Mau ha ormai intrapreso la strada degli arbitri, inadeguatezza e sospetti sono un pensiero fisso. Troppe le parole di entrambi e qua piacciono meno.
Due tecnici diversi che comunque attraggono, un mix tra i due sarebbe l'allenatore perfetto. L'addestramento a Sarri e la motivazione a Mournho chiedendo però al prototipo di allenatore di non parlare di arbitri.
La perfezione però non esiste e allora ci gustiamo la diversità e le imperfezioni. Roma -Lazio o meglio Mourinho -Sarri a voi il derby.

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