Serie C, Girone B: la Top 11 del girone d'andata
Anche quest'anno un girone equilibratissimo, con due squadre che stanno facendo la voce grossa e che si contenderanno il primato fino alla fine. Il Ravenna, pur essendo una neopromossa, sta tenendo testa alla corazzata Arezzo, risollevandosi immediatamente anche dopo la pesante sconfitta interna nello scontro diretto che sembrava l'inizio della fuga per gli amaranto. Invece una serie di risultati a sorpresa ha consentito agli uomini di Marchionni di recuperare il terreno perduto, con l'acquisto di Viola che certifica la volontà di vincere il campionato senza passare per gli spareggi. L'Ascoli tiene botta, ma al momento non sembra reggere il passo pur vantando una difesa imperforabile: appena sette reti incassate. Un plauso a Guidonia e Pineto, le due vere rivelazioni, deludono Torres e Perugia che devono pensare soltanto alla salvezza. Si è registrata, infine, l'esclusione del Rimini. Un epilogo nemmeno poi così sorprendente per una società che aveva avuto enormi difficoltà già al momento dell'iscrizione.
Ecco la Top 11 di Tuttomercatoweb.com del girone d'andata, schierata col 4-2-4.
Samuele Vitale (Ascoli): nel calcio i numeri contano più delle opinioni e non ammettono interpretazioni: appena 7 reti subite in 19 partite, non c’è da aggiungere altro.
Marco Capuano (Ternana): in estate si parlava con insistenza di un suo addio, poi la curva gli chiese un confronto esortandolo a non abbandonare una nave in difficoltà. Da vero capitano ha deciso di restare, mettendo da parte un fastidioso infortunio e confermandosi, assieme a Ierardi del Catania, il miglior difensore centrale di una categoria che non gli appartiene.
Marcos Curado (Ascoli): per buona parte del girone d’andata i bianconeri sono riusciti a mantenere la porta inviolata sia in casa, sia in trasferta. Agonisticamente cattivo, molto forte negli anticipi e un gigante nel gioco aereo. Per media voto il difensore migliore in casa bianconera in queste prime 19 giornate.
Andrea Cristini (Guidonia): quella di Ginestra è senza dubbio la squadra rivelazione del campionato, una neopromossa che ha messo in tasca la salvezza con un girone d’anticipo e che subisce pochissimi gol grazie a una splendida organizzazione difensiva. Il capitano è stato straordinario dall’inizio alla fine, non gli sono mai tremate le gambe quando ha giocato in campi difficili come quelli di Arezzo, Perugia, Terni e San Benedetto.
Marco Chiosa (Arezzo): il suo 2025 si era aperto con il rinnovo del contratto, segnale evidente della grande fiducia che la società amaranto ripone nei suoi confronti. Leader silenzioso all’interno dello spogliatoio, difensore granitico bravo a leggere in anticipo ogni potenziale situazione di pericolo. Un anno magico che spera possa essere preludio alla promozione in B dei toscani.
Joshua Tenkorang (Ravenna): con Lumezzane, Entella e Campobasso aveva già fatto vedere di essere un calciatore moderno, molto bravo in fase offensiva e dotato di un’eccellente tecnica individuale. Il gioco di Marchionni ha esaltato totalmente le sue caratteristiche e i sei gol realizzati sono il giusto riconoscimento per il grande lavoro svolto nel quotidiano.
Samuele Damiani (Ascoli): lo stakanovista bianconero, l’instancabile faro di un centrocampo che non può prescindere dalla sua classe. Forma con Milanese un tandem complementare e di grande temperamento, solo l’esclusione dal campionato del Rimini cancella un gol di splendida fattura che aveva assolutamente meritato.
Giovanni Bruzzaniti (Pineto): Catania potrebbe rappresentare una grande occasione professionale per un calciatore del quale si continua a parlare troppo poco, ma che sta segnando gol a grappoli con una squadra che certo non lotta per il vertice. La doppietta sul campo dell’Arezzo il modo migliore per salutare quei tifosi che lo hanno accolto benissimo facendolo sentire a casa. Brava anche la società a valorizzarlo senza ostacolarlo ora che sono arrivate offerte da piazze di spessore assoluto.
Emiliano Pattarello (Arezzo): Bucchi, da ex attaccante, gli ha insegnato tanti trucchi del mestiere. Lui ha preso nota, dimostrando sul campo di aver imparato perfettamente la lezione. Gol a grappoli e tante giocate intelligenti per favorire le sovrapposizioni degli esterni e gli inserimenti delle mezzali nell’area di rigore avversaria.
Matteo Cortesi (Carpi): il capitano che vale per quattro, quel giocatore che ha aggiunto almeno una decina di punti alla classifica dei biancorossi. Segna solo gol belli, con tiri a giro o conclusioni dalla distanza che avrebbero invaso il web se segnati in categorie superiori.
Leonardo Bellini (Pianese): “Sono un attaccante a cui piace far gol e che sente la porta, spero di dimostrare anche qui le mie potenzialità” disse nel giorno della presentazione, visto il rendimento possiamo dire che abbia mantenuto la promessa rappresentando una scommessa vinta dalla società. 7 reti e la capacità di rimanere freddo e lucido ogni volta che aveva l’occasione per calciare in porta.
Marco Marchionni (Ravenna): ok Okaka, ok il colpaccio Viola, ok il blasone di un club che ha calcato anche palcoscenici superiori, ma ricordiamoci sempre che i giallorossi fino a pochi mesi fa militavano in D e non era facile imporsi in questo modo in un girone dall’elevato coefficiente di difficoltà. Bel gioco, tanta corsa e grande carattere.
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