Juric in conferenza: "Mai vista la mia Atalanta così sottotono. Ma si reagisce solo lavorando"
Dopo dieci risultati utili consecutivi, l’Atalanta di Ivan Juric cade per la prima volta in campionato, sconfitta per 1-0 dall’Udinese alla Dacia Arena. Una battuta d’arresto che interrompe l’imbattibilità ma non scalfisce la fiducia dell’allenatore croato, che analizza la serata con estrema lucidità: prestazione insufficiente in ogni reparto, ritmo assente, poca personalità e difficoltà fisiche e mentali in un ciclo di gare molto intenso. Nessun allarme, però: Juric guarda avanti in conferenza stampa, consapevole che il percorso di crescita prosegue. Ecco quanto evidenziato da TuttoAtalanta.com
Mister, che giudizio dà della partita? È mancato tutto, dal ritmo al gioco, fino alla convinzione.
«Sì, prestazione negativa, in tutti i sensi. È la prima volta da quando sono all’Atalanta che ho avuto sensazioni davvero brutte. Non abbiamo fatto bene né sul piano tecnico né su quello dell’aggressività. Pochi contrasti vinti, poca intensità, troppo disordine nel gioco. È stata una serata storta e dobbiamo cancellarla il prima possibile, preparandoci alla prossima. Semplicemente: una partita sbagliata».
L’Udinese vi ha messo in difficoltà fisicamente, specialmente nel primo tempo. È preoccupato in vista della trasferta europea a Marsiglia?
«Sapevamo che l’Udinese ha giocatori di forza e velocità, e in questo momento la loro intensità ci ha fatto male. Ho effettuato cinque cambi proprio per mantenere il ritmo, ma è chiaro che giocando così tanto qualcosa puoi pagarlo. Detto questo, non abbiamo visto una buona Atalanta, e non c’è molto da aggiungere. In tutti gli aspetti, siamo stati sotto».
Ha detto che per la prima volta ha avuto brutte sensazioni: cosa intende esattamente e come si riparte da qui?
«Dopo tante partite di livello altissimo, dove avremmo meritato più vittorie, è normale che arrivi anche una giornata no. In questa non c’è nessuna spiegazione particolare: si fanno dieci partite ottime e poi una brutta. Si riparte come sempre, lavorando. Non serve cercare colpe o alibi. Si analizza, si corregge e si va avanti».
Come ha visto Scamacca? È sembrato in difficoltà sia fisicamente che mentalmente.
«Oggi non ho visto nessuno bene, e lo dico con sincerità. Per Gianluca è un processo complicato: viene da un lungo periodo difficile, da infortuni e inattività. Serve pazienza. Deve lavorare, allenarsi e ritrovare fiducia. Tornare ai livelli di un anno e mezzo fa non è semplice, ma ce la farà. Ci vuole tempo e determinazione».
Le assenze e le rotazioni forzate, come quella di De Roon, hanno pesato?
«Quando giochi sette partite in ventuno giorni, devi per forza utilizzare tutti. A Cremona forse avrei potuto ruotare di più, oggi l’ho fatto. Il rammarico è che alcuni ragazzi, come Sulemana o altri che prima del ciclo avevano fatto benissimo, non sono riusciti a dare lo stesso contributo. Quando erano titolari si erano fatti trovare pronti, oggi invece hanno fatto un passo indietro. Non deve succedere, perché l’Atalanta ha bisogno di tutti, sempre».
La scelta di Samardžić titolare è stata anche una mossa emotiva, vista la sua ex squadra? E su Zalewski, sembra in calo.
«Con Samardžić non c’entra il fattore ex: se l’è meritato, perché aveva fatto bene in allenamento e prima di De Ketelaere aveva disputato ottime partite. Ma anche lui oggi ha reso meno delle sue possibilità. Zalewski? È un ragazzo di grande talento, ma deve capire che il talento non basta. Sta lavorando, ma deve migliorare molto nella fase difensiva, perché solo così può poi incidere di più in avanti. È giovane, ha margini enormi, ma serve più continuità».
Ivan Juric non nasconde la delusione, ma neppure la fiducia. «Abbiamo fatto una brutta partita, la prima da quando sono qui. Ma so che il gruppo reagirà. Siamo nel pieno di un ciclo importante, e questa sconfitta servirà per crescere e ritrovare energia già dal prossimo impegno».
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