Scamacca leader totale: dai gol "sporchi" all'urlo Social, è lui l'anima della nuova Dea
C'è stato un tempo in cui si discuteva della sua continuità, del suo adattamento, del suo essere o non essere decisivo. Quel tempo sembra lontano anni luce. Gianluca Scamacca si è preso l'Atalanta, e lo ha fatto nel modo più completo possibile: con i gol, certo, ma soprattutto con un atteggiamento da leader che sta contagiando tutto lo spogliatoio. È lui il simbolo della rinascita targata Palladino, l'uomo a cui la squadra si aggrappa nei momenti di tempesta.
PRESENZA COSTANTE - I numeri parlano chiaro: gol della bandiera a Napoli, rete lampo (e poi zampata decisiva) col Cagliari, prestazioni di sostanza in Champions. Ma è quello che succede quando non ha la palla tra i piedi che colpisce. Il lavoro sporco per la squadra, le sponde per i compagni, la lotta fisica contro le difese schierate. Scamacca è diventato un centravanti totale, imprescindibile per lo sviluppo del gioco nerazzurro.
UOMO SPOGLIATOIO - E poi c'è il fattore umano. Quel «Namoooo!!!» postato su Instagram per celebrare il gol di Hien a Genova non è un dettaglio social, è la prova di un coinvolgimento emotivo profondo. Scamacca non gioca per le sue statistiche, gioca per vincere. E in un gruppo che sta cercando di ritrovare le certezze perdute, avere un numero 9 che esulta per il gol di un difensore come se fosse il suo, vale quanto una tripletta. Domenica contro l'Inter, la Dea si affiderà ancora alla sua fame.
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