
Dea, la nuova sorpresa è Honest Ahanor
È bastata una manciata di minuti per capire che Honest Ahanor non è un giovane qualsiasi. L’Atalanta lo ha prelevato dal Genoa quest’estate, e lui, difensore nato nel 2008, non ha perso tempo per lasciare la sua prima impronta in nerazzurro nell’amichevole internazionale disputata dalla squadra di Ivan Juric.
IMPATTO DA PROTAGONISTA - Entrato al 64’, Ahanor ha agito come braccetto sinistro nella linea difensiva a tre del modulo scelto da Juric, mostrando immediatamente personalità, qualità fisiche notevoli e buona confidenza tecnica. È stato lui a dare il via all’azione che ha portato al momentaneo pareggio dell’Atalanta, grazie a una giocata coraggiosa e spettacolare: un colpo di tacco in area che ha servito Maldini, poi autore dell’assist per Scamacca.
CAMBIO DI RUOLO E NUOVE OPPORTUNITÀ - L’anno scorso, in Serie A con il Genoa, Ahanor aveva già catturato l’attenzione per la sua dinamicità nel ruolo di terzino sinistro. A Bergamo, sotto la guida tattica di Juric, potrebbe invece evolvere ulteriormente, interpretando con caratteristiche moderne il ruolo di centrale sinistro in una difesa a tre. Un ruolo che richiede capacità di costruzione, dinamismo e la giusta propensione offensiva.
TALENTO DA MODELLARE - Certamente si tratta ancora di primi segnali, ma la fiducia attorno ad Ahanor cresce rapidamente. Già in questa prima amichevole internazionale ha dimostrato di poter aggiungere alla solidità difensiva anche una partecipazione concreta alla fase offensiva, aspetto chiave nel calcio che ha in mente Juric. La sua capacità di sorprendere e di inserirsi potrebbe trasformarlo rapidamente in un jolly fondamentale per il tecnico croato.
NUOVA PROMESSA NERAZZURRA - Il debutto incoraggiante di Honest Ahanor conferma le potenzialità di un ragazzo appena quindicenne, pronto a bruciare le tappe in una realtà perfetta per valorizzare i giovani. Ancora una volta, l’Atalanta potrebbe aver anticipato tutti scovando uno dei talenti emergenti più interessanti del calcio italiano. Ora tocca a Juric e al ragazzo dimostrare che le buone impressioni possono presto trasformarsi in qualcosa di più concreto e definitivo.





