Ederson accelera, Guendouzi torna: a Bergamo centrocampo di sostanza e motivazioni mondiali

Cresce l’attesa per Atalanta-Lazio, sfida che promette intensità e contrasti duri in mezzo al campo. Al centro della scena due protagonisti pronti a riprendersi tutto: Ederson e Guendouzi. Due storie parallele, due rincorse diverse, unite dallo stesso obiettivo — ritrovare forma, ritmo e una maglia da titolare fissa.

EDERSON, LA RINASCITA – Il motore del centrocampo nerazzurro torna a girare. Ederson ha smaltito completamente i postumi dell’intervento al ginocchio destro per il menisco infiammato di fine agosto e, dopo un mese di riabilitazione, ha ritrovato passo e fiducia. Le prime apparizioni – un’ora col Bruges, poi 74 minuti col Como – hanno mostrato progressi evidenti: ora Ivan Juric è pronto a spingerlo gradualmente oltre. La gestione dei minuti resta prudente, considerando l’imminente impegno di Champions contro lo Slavia Praga e la successiva trasferta di Cremona, ma l’importante è aver ritrovato la sua sostanza. Il brasiliano garantisce equilibrio, dinamismo e capacità d’inserimento: qualità che possono cambiare volto all’Atalanta. E nella sua testa c’è già un pensiero in grande: riconquistare la Seleção e convincere Ancelotti in vista del Mondiale.

GUENDOUZI, IL RITORNO CHE CONTA – Dall’altra parte - descrive La Gazzetta dello Sport -, la Lazio ritrova la sua anima combattiva. Matteo Guendouzi torna dopo due giornate di squalifica e porta con sé grinta, pressing e quella leadership silenziosa che era mancata ai biancocelesti, soprattutto nella sconfitta con il Torino. La squadra di Sarri, tornata più accorta e meno votata al possesso, ritrova con lui un equilibratore naturale, perfetto per ribaltare l’azione e imprimere ritmo alla manovra. Il francese ha una motivazione in più: anche per lui la corsa verso il Mondiale è appena cominciata.

SOSTANZA E CARATTERE – La sfida di Bergamo promette intensità pura: da una parte Ederson, pronto a riprendere in mano la mediana atalantina; dall’altra Guendouzi, motore e cuore di una Lazio in cerca di continuità. Due giocatori diversi, ma accomunati da un’identica missione: dimostrare che i rispettivi percorsi di rilancio sono solo all’inizio.