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Under 21, gli EuroPromossi: Chiesa, Pellegrini e Mancini sono da big
I tre perni della selezione Under 21 agli Europei, non a caso da tempo nel giro della Nazionale di Roberto Mancini, sono stati senza dubbio Federico Chiesa, Lorenzo Pellegrini e Gianluca Mancini: i tre, tornati con l'Under in occasione dell'Europeo casalingo, hanno mantenuto appieno le aspettative su di loro e aiutato la selezione di Di Biagio ad alzare il proprio livello, anche se non abbastanza per arrivare all'obiettivo minimo, la semifinale che avrebbe portato all'Europeo.
Per l'attaccante della Fiorentina parlano i numeri: tre gol in tre partite, la doppietta decisiva che ha piegato la Spagna e prestazioni da leader di una squadra che ne aveva sicuramente un gran bisogno. Paradossalmente, a livello prestazionale la sua partita più bella è stata contro la Polonia, quando l'Under 21 ha perso e Federico è rimasto a secco. Ampiamente promosso, la risposta che l'Italia voleva dopo un finale di stagione difficilissimo col club.
La voglia e la classe con cui si è presentato Lorenzo Pellegrini è stata di esempio per tutti i compagni: non vestiva la maglia della selezione giovanile da due anni esatti, ma alla prima partita è sembrato subito "a casa sua". Delizioso nella gara contro la Spagna, bene anche nella seconda gara contro la Polonia, leggermente sotto i suoi standard nella sfida al Belgio, seppur in grado di firmare l'assist per il bis di Cutrone.
Poco lavoro, paradossalmente, per Gianluca Mancini, in almeno due gare su tre: il difensore dell'Atalanta si è imposto sin da subito come titolare inamovibile al centro della difesa e mantenuto le proprie prestazioni invariate nonostante il cambio di compagno di reparto, dapprima Bonifazi e poi Bastoni. Anche lui promosso a pieni voti, il trio sembra essere già pronto per il salto in una grande squadra.
Per l'attaccante della Fiorentina parlano i numeri: tre gol in tre partite, la doppietta decisiva che ha piegato la Spagna e prestazioni da leader di una squadra che ne aveva sicuramente un gran bisogno. Paradossalmente, a livello prestazionale la sua partita più bella è stata contro la Polonia, quando l'Under 21 ha perso e Federico è rimasto a secco. Ampiamente promosso, la risposta che l'Italia voleva dopo un finale di stagione difficilissimo col club.
La voglia e la classe con cui si è presentato Lorenzo Pellegrini è stata di esempio per tutti i compagni: non vestiva la maglia della selezione giovanile da due anni esatti, ma alla prima partita è sembrato subito "a casa sua". Delizioso nella gara contro la Spagna, bene anche nella seconda gara contro la Polonia, leggermente sotto i suoi standard nella sfida al Belgio, seppur in grado di firmare l'assist per il bis di Cutrone.
Poco lavoro, paradossalmente, per Gianluca Mancini, in almeno due gare su tre: il difensore dell'Atalanta si è imposto sin da subito come titolare inamovibile al centro della difesa e mantenuto le proprie prestazioni invariate nonostante il cambio di compagno di reparto, dapprima Bonifazi e poi Bastoni. Anche lui promosso a pieni voti, il trio sembra essere già pronto per il salto in una grande squadra.
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